Coronavirus, la mappa dei contagi a Napoli: più casi nei quartieri borghesi. Complice la movida e le riunioni tra professionisti

Secondo l’infettivologo Faella il fenomeno è spiegato dal persistere della movida nei quartieri abitati da professionisti e imprenditori, spesso anche impegnati in riunioni che li portano a contatti con chi è già positivo

L’epidemia di Coronavirus a Napoli sta colpendo molto più i quartieri più borghesi rispetto a quelli popolari. Come riporta Il Mattino, la mappa dei contagi sta dividendo la città, dove si contano 403 casi, evidenziando come la maggiore concentrazione di contagi si stia verificando nei quartieri Vomero, con 51 casi, Chiaia con 44 e Arenella con 43.


E mentre l’infettivologo Franco Faella punta il dito sulla movida, ancora dura a morire in quelle aree della città, la professoressa Maria Triassi, docente di Igiene all’Università Federico II, spiega: «Si tratta di quartieri dove c’è una vasta socialità: c’è una maggioranza di professionisti che partecipano a meeting e riunioni, che viaggiano in Italia e per il mondo. Insomma, c’è maggiore possibilità di entrare in contatto con persone già contagiate».


Per quanto manchi ancora uno studio dettagliato sulla mappa dei contagi della città, i dati fin qui a disposizione indicano che ci sono interi nuclei familiari positivi in ogni quartiere. Le uniche zone finora non colpite dai contagi sono il quartiere Mercato, Marianella e Zona Industriale.

Il parere degli esperti:

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