Coronavirus, quasi 300mila casi negli Stati Uniti. In Europa i morti superano i 45mila


Salgono a 62.376 le vittime del Coronavirus in tutto il mondo. È quanto riportano i dati raccolti dalla Johns Hopkins University, e pubblicati nella mappa dedicata all’aggiornamento dei contagi e dei decessi globali. I Paesi più colpiti per numero di morti risultano essere Italia, Usa e Spagna.
Trump: «Ci saranno molti morti»
Nel suo briefing quotidiano alla Casa Bianca, il presidente americano Donald Trump ha avvertito che l’epidemia da Coronavirus causerà molte vittime: «Ci saranno molti morti nelle prossime settimane», ha detto il capo della Casa Bianca aggiunge come sia «una situazione incredibile, non si è mai vista una cosa simile».
«Questa sarà probabilmente la settimana più dura, tra questa settimana e la prossima settimana», ha detto Trump. «Ma ci sarebbero stati molti più morti se non avessimo fatto tutto ciò che abbiamo fatto e stiamo facendo», ha aggiunto il presidente americano: «Ogni decisione che stiamo prendendo è fatta per salvare vite umane, questa l’unica cosa che per noi conta. Vogliamo che perdano la vita meno persone possibile». Il presidente americano ha inoltre deciso di inviare mille militari per aiutare la città di New York a gestire l’emergenza: «Saranno impiegati dove c’è più necessita».
Negli Stati Uniti sono 297.575 i malati di Covid19. Sono gli ultimi dati forniti dalla Johns Hopkins University. Le vittime hanno superato quota 8mila, mentre i nuovi casi registrati oggi sono 12.653. New York rimane lo Stato più colpito con 3mila morti. Il presidente Donald Trump ha detto però che lascerà ai singoli governatori la decisione sulle misure restrittive. No, dunque, a un ordine nazionale di restare a casa, come avevano chiesto invece diversi esperti. «In Italia e Spagna è diverso, loro hanno un problema più grande», ha detto Trump.
Intanto, dal mondo di Hollywood Leonardo Di Caprio ha lanciato una campagna per aiutare chi non riesce a sfamarsi durante questo periodo di emergenza. La raccolta fondi, organizzata insieme a Laurene Powell Jobs, Apple e alla Ford Foundation, si chiama America’s Food Fund e ha raccolto già 12,5 milioni di dollari. Il denaro verrà devoluto due associazioni che si occupano di nutrire le popolazioni del mondo: Feeding America e World Central Kitchen (WCK).
In Europa più di 45mila morti
Il continente europeo continua a essere il più colpito dall’emergenza Coronavirus. Secondo gli ultimi dati forniti da Afp il numero dei decessi in Europa ha superato quota 45mila, mentre le morti totali nel mondo sono 62.376. L’85% delle 46.033 vittime si registra in Italia (15.362), Spagna (11.744), Francia (7.560) e Regno Unito (4.313). L’Europa è il continente che paga il prezzo più alto in termini di morti.
Spagna
Si fa sempre più critica la situazione in Spagna dopo che il Paese ha raggiunto un numero totale di 124.736 casi positivi complessivi al Coronavirus. Per far fronte all’emergenza l’ex centrocampista del Barcellona e della Nazionale spagnola Xavi Hernández, assieme alla moglie Nuria Cunillera, ha donato un milione alla Clinic di Barcellona, per sostenere la campagna ‘Resposta Coronavirus’, contro la pandemia.
Intanto, come riportato da El Pais, il governo ha deciso di prorogare di due settimane, fino al 26 aprile, le misure restrittive introdotte per contrastare la diffusione del virus. Si tratta della terza proroga di 15 giorni a cui fa ricorso Madrid. Il premier Pedro Sanchez lo ha deciso dopo aver consultato il comitato scientifico responsabile per analizzare i dati sull’evoluzione dell’epidemia
Regno Unito
Anche la compagna di Boris Johnson, Carrie Symonds, .presenta sintomi riconducibili al Covid19. Dopo la positività del premier inglese ora Symonds si trova in isolamento da una settimana, anche se al momento non è ancora stata testata. Il premier è a sua volta auto-isolato da otto giorni con sintomi “lievi” ma persistenti dopo il tampone risultato positivo. La coppia vive al momento in alloggi separati a scopo precauzionale
Nuovo record di 708 morti in più in 24 ore negli ospedali del Regno Unito per Coronavirus (contro i 684 indicati ieri). Si apprende dagli ultimi dati aggiornati del ministero della Sanità britannico e diffusi oggi, 4 aprile. I decessi totali registrati salgono a 4.313, mentre i contagi passano da 38.168 a 41.903, con un incremento giornaliero di poco più di 3.700. I test eseguiti toccano 183.190, con un ritmo quotidiano che scende sotto quota 10.000.
Francia
È aumentato vertiginosamente il numero di morti in Francia a seguito della scelta delle autorità francesi di inserire nel conteggio dei decessi le persone morte nelle case di cura per gli anziani. In soli due giorni, a seguito dell’inclusione dei dati dalle case di riposo, i casi confermati sono aumentati del 44%, portando a 82.165 il numero complessivo di persone contagiate dal Coronavirus in Francia, superando quindi il numero di casi positivi al SARS-CoV-2 della Cina.
Il numero di morti in Francia per Covid-19 è di 7.560 persone, con 441 morti registrate nelle ultime 21 ore. Al contempo, il numero di casi confermati negli ospedali è aumentato di 5.233 persone, ossia del 9%, portando a 64.338 pazienti attualmente positivi. Secondo i dati forniti dal ministero della Salute francese circa 27.432 pazienti sono attualmente ricoverati in ospedale. Di questi 6.662 in terapia intensiva. A riferire i dati è stato il direttore generale del ministero della Salute, Jerome Salomon.
Trump blocca export materiali sanitari
Il presidente americano è ricorso al Defense Production Act per bloccare l’export di prodotti e strumenti sanitari. La legge, risalente alla Guerra di Corea, consente al governo di controllare le industrie necessarie alla difesa del Paese. Lo ha annunciato Trump durante la conferenza stampa sul Covid-19. Trump è deciso imporre alla 3M, azienda del Minnesota, la produzione del maggior numero di mascherine e, allo stesso tempo, ne ha bloccato le esportazioni in Sud America e in Canada. L’azienda ha risposto con un comunicato, in cui ha sottolineato come questo embargo comporti «implicazioni umanitarie» come la cessazione di forniture mediche di sostegno a lavoratori sanitari che si «trovano in condizioni critiche». In attesa che il braccio di ferro finisca, secondo il Washington Post la Casa Bianca potrebbe cedere e invitare gli americani a utilizzare soluzioni di fortuna, come sciarpe e bandane.
Cina
La Cina si è fermata e ha onorato la memoria di oltre 3.300 vittime del Coronavirus. Per tre minuti l’intero Paese si raccolto in silenzio alle 10 (le 4 ora italiana). Il presidente Xi Jinping e i vertici di Partito comunista e governo, tutti con un fiore bianco sul petto, hanno tenuto una cerimonia alla Zhongnanhai, compound di Pechino della leadership, sostando in raccoglimento davanti alla bandiera nazionale cinese a mezz’asta.
Saturday is China’s Tomb-sweeping Day and the National Mourning Day for COVID-19 Victims. Sirens were sounded across China for 3 minutes and the whole nation observed silence for victims. It is hoped that the mankind can overcome the epidemic soon, and all people can be healthy. pic.twitter.com/5v8UtMuxqU
— Hu Xijin 胡锡进 (@HuXijin_GT) April 4, 2020
La Cina attualmente sta affrontando un’ondata di ritorno del Coronavirus. I cittadini di Wuhan sono stati invitati dalle autorità locali a restare a casa. Il timore è quello di una nuova andata dei contagi, soprattutto dopo che nei centri attorno alla metropoli sono stati trovati nuovi casi di contagio. Il segretario del Partito comunista locale Wang Zhonglin ha spiegato: «Il rischio di rimbalzo della pandemia resta alto a causa di fattori interni ed esterni». Per l’8 aprile era previsto un allargamento della stretta sui viaggi in uscita dalla città.
April 4, 2020
Voci di golpe in Brasile
In Brasile sembra non placarsi lo scontro tra il presidente Jair Bolsonaro e le autorità locali. Da un lato, gli Stati si mobilitano per introdurre misure restrittive per contenere il contagio, dall’altro il presidente critica un eccessivo isolamento sociale. Ora però la situazione rischia di degenerare e stanno iniziando a circolare voci di un golpe: gli attivisti filogovernativi invocano la proclamazione di uno stato d’assedio per contenere il potere dei governatori locali. «Pensi che Bolsonaro dovrebbe chiedere un intervento dei militari in Brasile?». È il sondaggio lanciato dall’attivista Allan dos Santos. Mentre altri denunciano che le autorità stanno varando misure che limitano la libertà, usando l’epidemia come pretesto.
Oms: «Stop improvviso alle restrizioni farà tornare il virus»
Nel suo consueto punto stampa quotidiano sull’emergenza Coronavirus, l’Organizzazione mondiale sanità ha messo in guardia da un ritorno non graduale alla normalità. «Se i Paesi si precipitano ad annullare le restrizioni troppo velocemente, il Coronavirus potrebbe riprendere e l’impatto economico potrebbe essere ancora più grave e prolungato», ha dichiarato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Le vittime nel mondo: più di un milione

Ungheria

Ieri, 2 aprile, 13 partiti del Partito popolare europeo (Ppe) hanno chiesto l’espulsione definitiva di Fidesz, il partito guidato dal primo ministro dell’Ungheria Viktor Orbán. Nel pieno dell’emergenza legata all’epidemia di Covid-19 infatti il Orbán ha puntato alla svolta autoritaria: il parlamento ungherse ha deciso di affidargli pieni poteri, permettendogli di governare solo con decreti, bloccare le elezioni e anche chiudere il Parlamento.
Questa scelta è stata criticata da molti nel Ppe da cui, formalmente, Fidesz era già stato sospeso. Alla richiesta di espulsione Orbán ha risposto che non aveva tempo per queste «fantasie»: «Non riesco ad immaginare come si possa avere tempo per fantasie sulle intenzioni degli altri Paesi. Sono pronto a discutere ogni questione una volta che la pandemia sarà finita. Fino ad allora dedicherò tutto il mio tempo esclusivamente a salvare le vite del popolo ungherese».
Africa
In Africa si registrano più di 7mila casi di positività al Coronavirus. Finora gli Stati coinvolti cono 50. L’Onu e l’Oms si appellano al mondo Occidentale, chiedendo investimenti urgenti per il continente africano che, se trascurato, potrebbe diventare un incubatore del virus, facendo poi ripartire verso Nord l’epidemia. Secondo il presidente di Amref Italia, Guglielmo Micucci, uno dei problemi più gravi riguarda i tamponi, «molti medici non sanno come utilizzarli».
Il parere degli esperti:
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