Mes senza condizioni ma niente Eurobond. E sull’intesa all’Eurogruppo esplode la politica

Partito il fuoco di fila dei leader più agguerriti dell’opposizione, Salvini e Meloni. Ancora più duri i due esponenti dell’ala euroscettica della Lega, Bagnai che paragona Gualtieri a Giuda e Borghi che gli dà del traditore

L’accordo raggiunto nella tarda serata di ieri al termine della lunghissima riunione dell’Eurogruppo fa esplodere nella notte la politica italiana. Non appena il ministro dell’economia Gualtieri ha rivendicato l’esito a suo dire positivo della riunione supportato anche dall’altro italiano partecipante ai lavori, il commissario europeo agli affari economici Paolo Gentiloni, è partito il fuoco di fila dei due leader più agguerriti dell’opposizione, Matteo Salvini e Giorgia Meloni.


Ancora più duri i due esponenti dell’ala euroscettica della Lega, Bagnai che paragona Gualtieri a Giuda e Borghi che gli dà senza mezzi termini del traditore.


Ma il centro-destra non è compatto sulla linea dell’ attacco diretto al governo perché Tajani coordinatore di Forza Italia parla di passi avanti. Se dal vertice del governo Conte tace, parla invece il coordinatore del MoVimento 5 Stelle Crimi il quale sostiene che comunque l’Italia non chiederà mai l’attivazione del Mes per il nostro paese: una dichiarazione che arriva anche per tacitare le prime proteste di parlamentari del Movimento, visto che i 5 Stelle sono sempre stati contrari al meccanismo del fondo salva Stati.

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