Coronavirus, l’Eurogruppo trova l’accordo sul pacchetto economico anti-crisi: «Sì al Mes con condizioni più leggere, no agli Eurobond»

Dopo ore di negoziati bilaterali le posizioni dei ministri dell’Eurogruppo si sarebbero avvicinate

«L’Italia vince. Ora gli Eurobond». A gioire per il risultato nella riunione dell’Eurogruppo, il vertice tra i ministri delle finanze dell’Eurozona che si è tenuta in serata in videoconferenza per far fronte all’emergenza Coronavirus, è il ministro del Tesoro Roberto Gualtieri. Dalla riunione, più volte slittata durante la giornata, arriva quindi l’accordo dopo giorni di tensione. O meglio, la parola più usata è “compromesso”. Come quello che avrebbero raggiunto Italia, Olanda, Francia, Germania e Spagna avrebbero raggiunto un compromesso. Un miracolo diplomatico o più che altro una resa dei conti rinviata? Di certo lo sbroglio della matassa dei protagonisti della contesa, gli Eurobond, viene di fatto posticipata e rinviata ai leader. A essere invocato come prima arma di difesa sarà il Mes, il fondo Salva-Stati: senza condizionalità se i paesi vi faranno ricorso per le spese sanitarie causate dalla pandemia di Covid-19.


Un piano del valore complessivo da 1.000 miliardi sarà messo in campo dall’Unione europea per fare fronte alla crisi economica conseguente all’emergenza, spiega il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire. Il portavoce del presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno parla di un applauso alla fine della riunione da parte dei ministri. È previsto quindi il ricorso al Mes senza riferimenti a condizionalità macro-economiche aggiuntive, e gli Stati membri si impegnano esplorare strumenti di finanziamento innovativi per il Fondo per la ripresa. «L’Europa è unita nella lotta contro il coronavirus. Sono incoraggiata nel vedere i ministri delle Finanze dell’Eurogruppo raggiungere un accordo
innovativo», dice la presidente della Bce, Christine Lagarde su Twitter.


«Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita», scrive il Commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni.

Le decisioni dovranno poi essere approvate dai singoli paesi. «Messi sul tavolo i bond europei, tolte dal tavolo le condizionalità del Mes. Consegniamo al Consiglio europeo una proposta ambiziosa. Ci batteremo per realizzarla», commenta il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, alla conclusione della riunione. «Il solo requisito per accedere alla linea di credito del Mes sarà che gli Stati si impegnino a usarla per sostenere il finanziamento di spese sanitarie dirette o indirette, cura e costi della prevenzione collegata al Covid-19», si legge nelle conclusioni dell’Eurogruppo. «La linea di credito sarà disponibile fino alla fine dell’emergenza. Dopo, gli Stati restano impegnati a rafforzare i fondamentali economici, coerentemente con il quadro di sorveglianza fiscale europeo, inclusa la flessibilità».

Il documento economico

Dopo ore di negoziati bilaterali, secondo quanto riporta l’Ansa, le posizioni dei ministri dell’Eurogruppo si sarebbero avvicinate. Il pacchetto da 1.000 miliardi, spiega Le Maire, si basa su quattro pilastri. Innanzitutto 240 miliardi del Mes. Poi i prestiti Bei per le imprese per 200 miliardi e il meccanismo per finanziare le Cig per 100 miliardi. Infine il piano per la ripresa che avrà un valore indicativo di circa 500 miliardi – e che rappresenta la proposta italo-francese. Per quest’ultimo, che avrà un oggetto specifico e sarà limitato nel tempo, restano da definire le modalità di finanziamento. Tutte le opzioni sono aperte e tra queste ci potrebbe essere un debito comune fatto attraverso emissioni di titoli da parte della Commissione Ue o altre formule innovative. Ma questo non vuol dire mutualizzazione del debito, specifica ancora il ministro delle Finanze francese.

Al tavolo dell’Eurogruppo l’ostacolo più ostico da superare era l’Olanda, nettamente contraria a ogni forma di allentamento delle condizioni sugli aiuti. A maggior ragione dopo le due mozioni approvate in mattinata dal Parlamento che spingono il governo a non accettare l’ipotesi degli Eurobond e e a tenere il punto sulle condizioni di utilizzo del Mes. Una posizione «irresponsabile» secondo l’ex presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker che ha parlato al quotidiano francese Liberation. Secondo Juncker bloccare anche il ricorso al Mes è «miope». Ma proprio la posizione dell’Olanda si sarebbe ammorbidita, anche se il ministro delle Finanze olandese Wopke Hoekstra non manca di ripetere la contrarietà del suo paese agli Eurobond, strumento che non aiuterebbe l’Olanda e l’Europa «nel lungo termine». «I giorni scorsi sono stati intensi, ma abbiamo raggiunto un buon risultato all’Eurogruppo. Abbiamo trovato un accordo sensato per i Paesi Bassi e per l’Europa, per far fronte alle conseguenza del coronavirus», twitta Hoekstra alla fine della riunione.

L’obiettivo era quello di avere velocemente l’ok di tutti a una bozza di conclusioni e passare poi la palla ai leader. Parte del compromesso sul tavolo, a cui hanno lavorato Centeno assieme a Francia, Germania, Italia e Olanda, prevede di lasciare la controversa questione del Recovery Fund, cioè la via francese agli Eurobond, a una lettera del presidente dell’Eurogruppo ai leader Ue, che resta quindi separata dalle conclusioni ufficiali, le uniche con valore legale. E infatti nelle conclusioni si legge che l’Eurogruppo «è d’accordo a lavorare a un Recovery Fund per sostenere la ripresa. Il fondo sarà temporaneo e commisurato ai costi straordinari della crisi e aiuterà a spalmarli nel tempo attraverso un finanziamento adeguato. Soggetti alla guida dei leader, le discussioni sugli aspetti pratici e legali del fondo, la sua fonte di finanziamento, e strumenti innovativi di finanziamento, coerenti con i Trattati, prepareranno il terreno per una decisione».

«Abbiamo avuto ragione ad avere fiducia nell’Europa», commenta il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. «Le proposte formulate dell’Eurogruppo vanno nella giusta direzione, con la trasformazione del Mes in ‘Salva Europa’ dall’epidemia Covid19, da usare subito per aumentare le capacità delle nostre strutture sanitarie, ospedali e centri di ricerca. Per salvare le vite dei cittadini europei. Vediamo con favore il consenso dell’Eurogruppo al SURE e al potenziamento della BEI. Nella giusta direzione l’indicazione al Consiglio UE di istituire un Fondo per la ricostruzione dell’Europa da finanziare anche con strumenti innovativi. In questa battaglia per la ricostruzione il Parlamento Europeo farà come sempre la sua parte in difesa dei cittadini europei».

La giornata

In giornata la posizione della Germania si era irrigidita contro l’ipotesi di ricorrere agli Eurobond per far fronte all’emergenza Coronavirus. Prima in riunione con il suo partito, poi in conferenza stampa, la cancelliera tedesca Angela Merkel allontanato ogni speranza: «Voi sapete che io non credo che si dovrebbe avere una garanzia comune dei debiti e perciò respingiamo gli Eurobond». Tra Italia e Germania non sono mancate le tensioni, scoppiate con l’articolo del Die Welt che invitava proprio la cancelliera a non cedere alle richieste italiane per non regalare soldi europei alla mafia. Da parte della Merkel però non sono mancati spiragli di apertura: «La solidarietà in Europa è urgente – ha detto la cancelliera dopo aver avuto anche un colloquio con il premier italiano Giuseppe Conte – ma su quali siano le misure adeguate si possono avere valutazioni diverse. Ci sono così tanti strumenti di solidarietà che si possono trovare buone soluzioni».

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