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25 aprile, imbrattati i simboli della Liberazione: simboli inneggianti al nazifascismo nel Bolognese, in provincia di Genova e a Marsala

25 Aprile 2020 - 19:57 Redazione
Ancora blitz nazifascisti nel giorno della Liberazione: le lapidi e le targhe dedicate ai partigiani sono state vandalizzate a Mele, Ceranesi e Marsala

Ancora episodi di blitz neonazisti ai danni di lapidi e memoriali dedicati ai partigiani della Resistenza. Dopo il caso di Cavriago, nel Reggiano, nella notte tra il 24 e il 25 aprile a Mele (Genova), sono state imbrattate con una svastica le lapidi dedicate ai Martiri del Turchino, poste all’inizio e alla fine del tunnel della strada provinciale 456.

Nel comune di Ceranesi (Genova), inoltre, è stata vandalizzata nello stesso modo quella dedicata ai Combattenti partigiani. I segni sono stati subito rimossi dalle amministrazioni dei due Comuni, e sulla vicenda ora indagano i carabinieri.

A Marsala

Atti di vandalismo di matrice neonazista sono stati ritrovati anche nel Comune di Marsala. Nel parco giochi sul lungomare Boeo, su richiesta dell’Anpi, sono state installate alcuni anni fa delle targhe in ricordo di tre partigiane marsalesi – Francesca Alongi, Bice Cerè e Grazia Meningi – due delle quali rimaste uccise durante la Resistenza. Nel giorno della Festa della Liberazione su uno dei blocchi in cemento che delimita l’area è stata disegnata una svastica con lo spray nero.

È già da alcuni anni che a Marsala, la notte tra il 24 e il 25 aprile, o nei giorni immediatamente precedenti, compaiono sui muri del centro storico svastiche e croci celtiche. Lo scorso anno, svastiche erano comparse in via Andrea D’Anna, a circa 150 metri di distanza da largo San Girolamo, dove una lapide ricorda tutti i partigiani marsalesi deceduti in combattimento o fucilati dalle forze nazifasciste tra il 1943 e il ’45. In precedenza, frasi come «Boia chi molla», con le “O” trasformate in croci celtiche e il simbolo delle SS, erano comparse su un muro di piazza Marconi.

Nel Bolognese

Scritte e simboli inneggianti al fascismo sono stati tracciati, nella notte, sul Monumento ai Caduti situato nel parco della Resistenza e su alcuni edifici comunali a Ozzano dell’Emilia, (Bologna). Ne ha dato notizia il sindaco, Luca Lelli, spiegando che, grazie a volontari della Pubblica assistenza e agli Alpini, che hanno coperto con bandiere tricolore le scritte prima di cancellarle, è stata comunque celebrata la cerimonia per la Festa della Liberazione.

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Foto copertina: Facebook| Luca Lelli

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