Coronavirus. «Non ci vedete?» e gli infermieri di Prato stampano i loro volti sulle tute per mostrare ai pazienti il sorriso dietro alle mascherine

«Quando ci hanno visti entrare così, i pazienti ci hanno sorriso, qualcuno si è commosso e per noi è stato un momento toccante, che ci ha emozionato e che non scorderemo mai», racconta alla Nazione la coordinatrice infermieristica della terapia intensiva Covid

Le tute dei sanitari del reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Prato sono speciali: sul petto c’è il volto di chi le indossa. Per mostrare ai pazienti che dietro la mascherina non è stato perso il sorriso, per dire che loro, gli infermieri, «ci sono».


«Ci manca il contatto con i nostri pazienti, costretti ad essere soli, senza la vicinanza dei loro cari, impauriti per quello che può accadere. Abbiamo pensato ad un modo per comunicare con loro anche indossando una barriera contro il contagio, per rompere le distanze e farci riconoscere», spiega al quotidiano La Nazione Beatrice Bettazzi, coordinatrice infermieristica della terapia intensiva Coronavirus. Da qui l’idea di stampare sulle tute le fotografie.


I pazienti che li hanno visti entrare in reparto con queste nuove “uniformi” hanno apprezzato il gesto. «Ci hanno sorriso, qualcuno si è commosso e per noi è stato un momento toccante, che ci ha emozionato e che non scorderemo mai», continua Bettazzi.

E racconta l’esperienza di questi mesi in cui lei e i suoi colleghi sono stati in prima linea nella lotta al Coronavirus: «Ci sono stati momenti in cui abbiamo pensato di non farcela, ma lo spirito di squadra è stato prevalente, ci siamo aiutati e supportati in ogni momento, come in una grande famiglia».

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