Il leghista Pagano: «Silvia Romano? Una neo-terrorista». Poi si scusa. Bagarre alla Camera – Il video

Il deputato leghista ha criticato il governo per aver partecipato all’arrivo della «neo-terrorista» rientrata in Italia due giorni fa, disertando invece il funerale di un poliziotto morto per Coronavirus

Scoppia la bagarre alla Camera, dove il deputato della Lega Alessandro Pagano ha definito Silvia Romano una «neo-terrorista». Anche se in Aula si discuteva del decreto Covid, il deputato leghista è intervenuto per attaccare il governo, colpevole a suo dire di aver disertato il funerale di un poliziotto morto per Coronavirus. A differenza di quanto accaduto quando la volontaria è rientrata in Italia due giorni fa: «Quando è tornata una neo-terrorista, perché questo è Al Shabaab – ha detto Pagano – sono andati ad accoglierla», riferendosi al premier Giuseppe Conte e al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, presenti all’aeroporto di Ciampino al ritorno della cooperante da Mogadiscio dopo essere stata liberata dopo 18 mesi di prigionia.


«Il mio intervento, sopraffatto dalla bagarre suscitata dalle mie espressioni delle quali se ho offeso qualche sensibilità mi scuso, era volto a sollevare interrogativi nei confronti di una azione di governo che sembrerebbe, da quanto affermato dal portavoce dell’organizzazione terroristica al Shabaab, aver agevolato, attraverso i soldi versati dallo Stato italiano, l’acquisto di armi per la jihad e nuovi attentati», si difende in serata parlando con l’Ansa il deputato leghista. «Nei confronti di Silvia Romano vorrei esprimere il massimo della solidarietà perché dopo 18 mesi ha potuto riabbracciare i propri cari e riassaporare la libertà», dice con tutt’altro tono.


Le reazioni

L’intervento di Pagano ha scatenato le reazioni dei deputati presenti, con la vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, che ha ripreso il leghista, mentre in Aula montavano le proteste. Mentre il presidente della Camera, Roberto Fico, ha definito le parole «inaccettabili». «Montecitorio è il luogo del dibattito e del confronto, anche acceso, non la sede per formulare insulti a una giovane che viene da diciotto mesi di inferno», ha detto Fico.Il deputato dem, Emanuele Fiano, ha bollato come «inaccettabili» le parole del leghista, mentre su Twitter l’ex portavoce di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, Filippo Sensi, ha scritto netto: «Il vomito».

Di Maio: «Su Silvia Romano superato il limite»

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Provo forte imbarazzo per le parole pronunciate oggi alla Camera da un deputato della Repubblica italiana. Quelle parole segnano una triste pagina della storia italiana. In questi giorni abbiamo letto e ascoltato cose raccapriccianti contro Silvia Romano. Ma oggi si è superato ogni limite. Descrivere una ragazza di 25 anni reduce da 18 mesi di prigionia, con tutto quello che ha potuto passare, come una neo-terrorista non è accettabile da nessuno, tanto meno da un rappresentante delle istituzioni», ha scritto su Facebook.

Salvini: «Lasciamola stare»

Lo stesso Matteo Salvini sembra smarcarsi dal suo deputato: «Lasciamola stare», dice il segretario della Lega. «Il problema non è Silvia Romano, una ragazza mandata allo sbaraglio, usata dai terroristi per ottenere soldi e armi, esibita velata alle telecamere di tutto il mondo da un governo incapace di gestire l’emergenza, prima sanitaria, oggi economica e sociale.
Lasciamo stare Silvia. E guardiamo al vero nemico: l’Islam fanatico, integralista, violento, assassino. Nessuno spazio, nessuna tolleranza, nessuna pubblicità o sostegno a questi delinquenti che nel nome del loro Dio portano morte, buio e paura in tutto il mondo. Mai più cedimenti ai terroristi, mai più riscatti, mai più silenzi», scrive su Facebook.

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