Bonaccini candidato premier? «Non lo escludo, ma resto coi piedi per terra. Zaia? Lo sento tutti i giorni»

Il presidente dell’Emilia-Romagna è stato confermato nel suo ruolo pochi mesi fa, con le elezioni del gennaio 2020

Conferenze stampa, video mentre chiedono ai cittadini di tornare a casa, ordinanze e battaglie contro il governo per strappare più autonomia. Gli amministratori locali, dai sindaci ai presidenti di regione, sono stati i protagonisti mediatici di questa pandemia. E così per alcuni di loro, prima di tutti il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e della Campania Vincenzo De Luca, si è iniziato a vociferare anche di aspirazioni nazionali, visto l’aumento della popolarità nella crisi Coronavirus.


Il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini rientra anche lui in questa categoria. Intervistato da Marco Damilano ha spiegato che anche se al momento non si vede come candidato premier per il Pd non esclude questo ruolo per il futuro: «Non mi vedo come candidato premier, anzi mi chiedo ogni giorno se sono in grado di fare il presidente dell‘Emilia-Romagna. Resto con i piedi per terra, ma allo stesso modo non precludo nulla, ci si mette a disposizione se si ha passione politica per migliorare la cosa pubblica».


Bonaccini ha commentato anche il rapporto con Zaia, presidente della regione Veneto, durante questa emergenza: «Ci sono cose che ci dividono, lui è della Lega, ma ci accomuna aver messo da parte le differenze politiche e geografiche nella gestione della pandemia. Ci sentiamo tutti i giorni, per confrontarci, entrambi abbiamo guardato molto al pragmatismo di sistemi sanitari simili, anche dal punto di vista socio economico per quanto riguarda i territori».

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