Coronavirus, a Patrizia Baffi di Italia Viva la presidenza della commissione Covid. Protestano Pd e M5s

Il ruolo spetterebbe per statuto a un esponente dell’opposizione, ma è stato assegnato con i voti del centrodestra. Democratici e Cinque stelle hanno abbandonato l’Aula e annunciato che non parteciperanno ai lavori della Commissione

Solo segnali. Ma fanno comunque infuriare Pd e M5s. Nel giorno in cui Italia Viva si astiene dal partecipare al voto su Matteo Salvini e il caso Open Arms, al Pirellone scoppia un altro incidente politico. Il partito di Renzi incassa l’elezione della consigliera Patriza Baffi a capo della commissione d’inchiesta istituita dal Consiglio regionale della Lombardia per fare luce sull’emergenza Coronavirus. I voti per eleggerla sono quelli del centrodestra, Lega in primis. E così si materializza ancora una volta l’accusa del Pd contro Renzi. E qualcuno torna a confabulare sull’intesa tra i due Matteo.


Baffi – che è originaria di Codogno, primo focolaio dell’epidemia in Italia – si era autocandidata per questo ruolo e alla fine, alla terza votazione, ha ottenuto 46 preferenze, cinque voti in più del quorum necessario. La protesta degli alleati di governo Pd ed M5s non tarda a scatenarsi dal momento che le due forze politiche avevano puntato tutto sul consigliere dem Jacopo Scandella.


Ecco perché, subito dopo il voto, il consigliere Pd Gian Antonio Girelli si accerta con domanda retorica che la consigliera Baffi si stia effettivamente rendendo conto di quanto appena accaduto: «Prende atto che è stata eletta con i soli voti della maggioranza di centrodestra?». La risposta è scontata ma dà modo a Pd e 5 Stelle di entrare nel vivo della polemica. «Siamo sconcertati dall’esito del voto, la presidente è stata eletta con i soli voti della maggioranza del consiglio regionale». E ancora: «Lei presidente non ci rappresenta – dice il 5 Stelle Marco Fumagalli – le chiediamo di fare un passo indietro». E poi via, tutti fuori dall’Aula insieme come atto di protesta.

Il ruolo in questione spetterebbe per statuto a un esponente dell’opposizione, ma in questo caso è stato assegnato con i voti quasi solo della maggioranza di centrodestra. «Una coalizione e una Giunta che non hanno nulla da nascondere non si scelgono il presidente della commissione d’inchiesta che compete all’opposizione», commenta dal Pd il vicesegretario Andrea Orlando. Anche il capo politico del M5s Vito Crimi è dello stesso avviso: «In Lombardia l’arroganza della Lega non ha limiti. Non solo fanno a gara per scaricare la responsabilità della loro scellerata gestione dell’emergenza sanitaria, ma decidono anche a chi, fra le opposizioni, affidare la presidenza della commissione d’inchiesta sul Coronavirus. La quale, casualmente, va a un’esponente di Iv».

Sempre dal M5s qualcuno parla in chiaro di «scambio politico» tra Lega e Italia Viva nel giorno in cui il partito di Renzi al Senato ha salvato l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini dal processo per il caso Open Arms. «Non c’erano accordi di nessun tipo con nessuno» si difende Baffi, specificando di non essere a conoscenza di queste «illazioni». «Renzi mi ha chiamata per avvertirmi che stavano costruendo una serie di falsità». «Io non mi dimetto – è la sua conclusione -. La mia è una presidenza di garanzia per tutti».

Ma in tarda serata, le parole del coordinatore di Italia Viva Ettore Rosato contraddicono, almeno parzialmente, la posizione della neopresidente: «Siamo stati chiari – ha detto Rosato – la richiesta che abbiamo fatto sia io che Matteo Renzi a Patrizia Baffi è quella di dimettersi». Ci saranno altri sviluppi?

In copertina: Giulio Gallera e Patrizia Baffi

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