Coronavirus. Gli asintomatici non contagiano? Le dichiarazioni di Giulio Tarro e la disinformazione sullo studio cinese

Il virologo parla di uno studio effettuato su un asintomatico e 445 individui sani, ma non dice come è stato fatto e le reali conclusioni

Il 28 maggio 2020 dall’account Twitter di Giulio Tarro viene condivisa una sua intervista, pubblicata sul sito della Fondazione Pietro Nenni, in cui sostiene che «l’asintomatico non è infettivo per gli altri» secondo uno studio fatto su 455 individui sani in «contatto» con un asintomatico positivo al Coronavirus Sars-cov2. Ne avevo parlato in un articolo del 25 maggio 2020 dove spiegavo che non era affatto così!

Il tweet e l’intervista

Nel tweet il virologo sostiene, riportando una sua citazione, che «Gli asintomatici non contagiano il Sars CoV2. Lo dimostra un recente studio scientifico». Nell’intervista risponde a una domanda riportando una parte dello studio, ma non lo cita e non riporta il metodo o le conclusioni dello stesso:

L’asintomatico è infettivo o no?

È uscito di recente uno studio su PubMed, che riporta un esperimento effettuato: un soggetto, positivo al Sars CoV2 ma asintomatico, è entrato in contatto con 455 persone sane. Ebbene, nessuna di queste ha contratto il virus. Quindi l’asintomatico non è infettivo per gli altri.

Il tweet dell’account di Giulio Tarro dove tagga gli asintomatici (???) e personaggi noti come Becchi, Meluzzi, Sgarbi, Fusaro e Taormina. Non manca l’hashtag #SaraCunial.

Lo studio su “Pubmed”

Ricordiamo che Pubmed non è una rivista scientifica, ma un raccoglitore di ricerche, articoli e studi pubblicati sia da riviste scientifiche serie che predatorie. Fatta questa premessa, lo studio in questione si intitola «A study on infectivity of asymptomatic SARS-CoV-2 carriers» e lo trovate sul raccoglitore digitale sia in forma ridotta che nella sua forma completa. Purtroppo, in molti si soffermano su quella ridotta dove leggiamo le seguenti conclusioni:

Conclusion: In summary, all the 455 contacts were excluded from SARS-CoV-2 infection and we conclude that the infectivity of some asymptomatic SARS-CoV-2 carriers might be weak.

Le conclusioni nella forma ridotta sul sito Pubmed.

Una conclusione che non afferma affatto che gli asintomatici non siano contagiosi! Ora veniamo alle conclusioni nella versione completa dello studio:

Infectivity of some asymptomatic SARS-CoV-2 carriers might be weak. Effective prevention and control measures are helpful to prevent COVID-19 spread of asymptomatic carriers. The result of this study may alleviate parts of the public concern about asymptomatic infected people.

Le conclusioni dello studio nella forma completa sul sito Pubmed.

Lo studio non smentisce la contagiosità degli asintomatici, ma spiega che le misure di prevenzione e di controllo sono utili per prevenire la diffusione del virus da parte di portatori asintomatici!

La situazione dei 455 soggetti e l’asintomatico

Lo studio spiega molto bene la situazione, i tempi e le procedure in cui l’asintomatico è entrato in contatto (o meno) con i 455 soggetti sani. Infatti, si trattava di una situazione per lo più ospedaliera dove il soggetto asintomatico era stato trasferito in quarantena insieme ad altri soggetti positivi, come spiegato nell’articolo del 25 maggio:

Il soggetto in questione ha 22 anni e con una malattia cardiaca coronarica (CHD). A causa di un problema respiratorio, associato inizialmente al problema cardiaco, si era presentato in pronto soccorso il 13 gennaio 2020. Pare che l’undici febbraio 2020, a seguito del test con il tampone, sia risultato positivo al virus nonostante non mostrasse i sintomi della malattia. Trasferito nella zona di quarantena, risultò positivo per circa cinque giorni consecutivi dall’undici al 15 febbraio. Il 26 febbraio 2020 risultò negativo, così come nei giorni successivi, e venne dimesso dalla quarantena il 2 marzo 2020.

I 455 soggetti conoscevano la situazione dell’asintomatico e tutti erano stati messi nella condizione di operare in sicurezza, dove usavano le mascherine per evitare la diffusione del virus e tutte le altre pratiche igieniche tali da evitare il contagio.

Conclusioni

Riguardo al contenuto dello studio e alle sue conclusioni, risulta non corretto quanto affermato dal tweet di Giulio Tarro e all’interno dell’intervista rilasciata alla Fondazione Pietro Nenni. Lo studio, infatti, non afferma e non può essere utilizzato per sostenere la teoria che gli asintomatici non siano contagiosi, ma afferma che utilizzando le dovute precauzioni e l’igiene necessario si possono evitare contagi da parte degli asintomatici.

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