Coronavirus. La Cina “ironizza” sui 2 milioni di casi in Usa e scimmiotta Trump

«”Strano” che il Coronavirus non si sia fermato negli Usa»: ha twittato l’agenzia di stampa statale cinese Xinhua, in riferimento alle insinuazioni di Trump sulla Cina

Due milioni. Le cifre scritte a caratteri cubitali su sfondo nero. Il riferimento è ai casi di contagio da Coronavirus negli Stati Uniti, il Paese più colpito al mondo, dove le persone infette sono arrivate a quota 2.000.464. Questo tweet è stato condiviso dall’agenzia di stampa statale cinese Xinhua. Ma a scatenare polemica sono le parole scritte sopra il post: «”Strano” che il Coronavirus non si sia fermato negli Usa». Il riferimento è alle parole del presidente americano che qualche giorno fa aveva detto: «”Strano” che il Coronavirus non si sia diffuso in Cina», in riferimento al fatto che, mentre in Cina il contagio è rimasto sostanzialmente circoscritto alla regione di Wuhan, il resto del mondo è stato duramente colpito.


Le parole di Trump fanno parte di una serie di insinuazioni rivolte alla gestione dell’emergenza da parte della Cina. Più volte il presidente ha detto di avere prove che il virus sia stato creato in laboratorio dai cinesi, accuse sempre smentite dalla Repubblica popolare. E ha accusato la Cina di aver taciuto sui reali pericoli del virus. I toni del tweet dell’agenzia cinese sono stati criticati da molti utenti che sotto al post hanno scritto: «Mostrate un po’ di umanità, anche se l’amministrazione Trump ha sbagliato, le vittime sono innocenti»


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