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Il sovranista olandese amico di Salvini, l’accoglienza per Conte: «Non un centesimo all’Italia» – Video

Protesta scenica fuori dal Palazzo Binnenhof dove il premier Giuseppe Conte si è incontrato con il suo omologo Mark Rutte per parlare degli aiuti europei previsti per il Covid

«Non un centesimo all’Italia». L’ira di Geert Wilders, del Partito per la libertà olandese, è arrivata fino al Palazzo Binnenhof, dove il premier Mark Rutte ha incontrato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. L’oggetto della contestazione sono gli aiuti europei che dovrebbero arrivare – in parte sotto forma di sussidio – all’Italia e ad altri paesi colpiti dal Coronavirus. Fondi che lo stesso premier olandese Rutte, leader di uno dei cosiddetti paesi “frugali” (Paesi Bassi, Danimarca, Austria e Danimarca), vorrebbe decurtare, ma non quanto Wilders il quale, per principio, si oppone a questa forma di solidarietà.

«Abbiamo anche noi bisogno di quei soldi, non solo l’Italia, e quindi non gli daremo nemmeno un euro. Sono qui per dare messaggio a Conte», ha dichiarato Wilders ai giornalisti fuori dal Palazzo Binnenhof. Il suo partito, – nazionalista di destra – dopotutto, non può esprimere un parere contrario in sede europea visto che nelle elezioni europee del 2019 ha ottenuto soltanto il 3,54% del voto, perdendo la propria rappresentanza a Strasburgo.

In Olanda occupa attualmente 20 seggi in parlamento, dopo aver ottenuto circa 13% del voto alle scorse elezioni legislative del 2017, un risultato più alto rispetto alla votazione precedente, ma comunque inferiore rispetto alle aspettative che conferma un trend negativo. Complice anche il superamento a destra – nelle europee – del partito euroscettico, Forum per la Democrazia di Thierry Baudet.

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