Recovery Fund, incontro Conte-Merkel. Il premier: «Ue offra soluzioni, non illusioni». La cancelliera: «Credo che arriveremo all’accordo»

La cancelliera tedesca e il premier italiano si sono incontrati in vista del Consiglio europeo di venerdì 17 luglio. Sulla proposta di Charles Michel, le posizioni tra Italia e Germania rimangono distanti

Hanno parlato dell’emergenza Coronavirus, del futuro dell’Unione europea, ma soprattutto del Recovery Fund: Angela Merkel e Giuseppe Conte si sono incontrati oggi, 13 luglio, in vista del Consiglio europeo di venerdì in cui si discuterà della proposta presentata dal presidente Charles Michel sul “fondo di recupero” per arginare gli effetti sull’economia della pandemia. Nella conferenza stampa finale dopo l’incontro, la cancelliera tedesca ha lodato l’Italia e si è mostrata ottimista sull’accordo sul Recovery Fund, ostacolato dai Paesi cosiddetti “frugali” (Austria, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi). Mentre Conte ha chiesto all’Ue di fare in fretta a trovare un accordo e dare una risposta coordinata.


«Gli italiani hanno reagito con straordinaria disciplina durante i mesi della pandemia», ha detto Merkel. E ha ammesso che sul Recovery Fund «le opinioni sono ancora in parte divergenti», ma «penso che arriveremo ad un accordo». Merkel ha detto di essere d’accordo con l’Italia sulle intenzioni e la struttura base degli aiuti messi in campo dall’Ue per far fronte alla crisi che segue l’emergenza Coronavirus. E si è detta contraria a ridimensionare eccessivamente il fondo, come vorrebbero invece i “frugali”.


Ed è proprio all’Ue che si è appellato il premier italiano: «L’Ue offra soluzioni, non illusioni e paure». Per questo secondo il premier bisogna «raggiungere presto un’intesa. Serve una risposta forte e coordinata. Non conviene a nessuno lasciare correre la crisi. In gioco ci sono valori e interessi comuni. C’è il rischio della frammentazione del mercato unico». Il piano di Charles Michel, di cui si discuterà venerdì 17 luglio a Bruxelles, prevede di lasciare invariato l’ammontare del Recovery Fund a 750 miliardi (500 di sussidi e 250 di prestiti). Ma di ridurre quello del bilancio Ue che per il 2021-2027 scenderebbe da 1.100 a 1.074 miliardi.

Inoltre prevede anche che i piani nazionali vengano concordati con la Commissione e approvati Consiglio Ue. Una proposta definita da Merkel come «una buona soluzione». Mentre secondo il premier italiano, «ci sono ancora alcune criticità». «Introdurre condizionalità impraticabili per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund sarebbe una follia perché comprometterebbe l’efficacia del progetto e ostacolerebbe la ripresa europea», ha aggiunto Conte. In particolare, a non convincere il premier è il ruolo che avrebbe il Consiglio Ue: «Può esser coinvolto, ma non in fase attuativa che ritengo che non sia di competenza del Consiglio europeo».

Durante il bilaterale ha consegnato alla cancelliera tedesca la lettera dei familiari delle vittime del rogo Thyssenkrupp, in cui sono morte sette persone. Infine, rispondendo in conferenza stampa alle domande dei giornalisti, Conte ha anche parlato del dossier Autostrade su cui «ora è necessaria una soluzione», ha detto in vista del vertice di governo di domani. «Se ci sono ponti e questi ponti crollano, dobbiamo saper sanzionare chi è responsabile di questo crollo», ha detto il premier. E ha assicurato che in caso di revoca «il governo ha delle soluzione». Il riferimento è chi critica l’eventuale decisione, parlando di costi in termini di contenziosi e perdita dei posti di lavoro.

Il premier Giuseppe Conte con la cancelliera Angela Merkel, Berlino 11 luglio 2020. ANSA/FILIPPO ATTILI

Foto copertina: Twitter

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