Coronavirus, nuova ondata di casi negli Usa. La rabbia di Fauci: «Colpa delle riaperture frettolose». In Brasile altri 20 mila contagi

Superano quota 13 milioni i contagi nel mondo di Coronavirus, mentre le vittime sono salite a 572.428. Secondo i dati della Johns Hopkins University, sono ancora gli Stati Uniti il Paese più colpito con 3,3 milioni di casi, seguito dal Brasile con 1,8 e l’India, in rapida ascesa con 878 mila infezioni

USA

EPA/Oliver Contreras | Il presidente americano Donald Trump

Non si abbassa l’ondata di contagi di Coronavirus negli Stati Uniti, che nell’ultimo giorno hanno registrato altri 59.222 casi secondo la Johns Hopkins University, per un totale di 3,3 milioni. Sale a ritmi importanti anche il numero dei morti, 411 solo lunedì 13 luglio, con il bilancio che si aggrava a 135.582 decessi.


Una situazione che sta spaccando il Paese, tra Stati come la Florida che spingono nella fase di riapertura e che vedono il presidente Donald Trump come principale sostenitore di questa linea, mentre altri come la California, il Texas e l’Oregon che devono fronteggiare la nuova impennata di casi tornando a imporre nuove chiusure dei servizi non essenziali.


Mentre nel Paese la situazione dei contagi sembra aver imboccato un’ascesa di cui non si vede ancora la fine, i media americani raccontano della spaccatura ormai netta tra il presidente Trump e il consulente della Casa Bianca, l’infettivologo Anthony Fauci, che fino all’ultimo è tornato a bacchettare le riaperture frettolose delle scorse settimane, per le quali gli Stati Uniti rischiano di pagare un prezzo carissimo.

Intervistato dal preside della facoltà di medicina dell’università di Standford, in California, Fauci ha spiegato che l’impennata di contagi è innegabilmente legata al fatto che il Paese non è stato chiuso del tutto quando era necessario, per poi procedere a riaperture troppo rapide: «Ora dobbiamo fare qualche passo indietro – ha detto Fauci – e dire: “Ok, non possiamo chiudere totalmente, ma almeno dobbiamo riaprire gradualmente».

Una linea che dovrà far digerire al presidente americano. Ieri 13 luglio, Fauci è tornato alla Casa Bianca, ma solo per incontrare il capo dello staff di Trump, Mark Meadows. Tra lo scienziato e il presidente americano i rapporti sono al minimo storico: secondo il New York Times i due non parlano tra loro da almeno cinque settimane, nonostante la situazione della pandemia americana sia peggiorata drasticamente.

BRASILE

EPA/Joedson Alves | Sostenitori di Jair Bolsonaro mentre lasciano Palacio do Alvorada, dopo un incontro a giugno con il presidente brasiliano

L’andamento della pandemia in America Latina non accenna a cali, con il numero totale di casi che ha raggiunto ormai i 3 milioni, tallonando il primato degli Stati Uniti. Una crescita trascinata soprattutto dalla situazione in Brasile, dove nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 20.286 nuovi contagi e 733 morti, secondo i dati del ministero della Salute. Il totale in Brasile ha raggiunto quindi 1,8 milioni di casi, mentre le vittime sono salite a 72.833.

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