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Coronavirus, primo caso sospetto in Corea del Nord: isolata una città al confine con la Corea del Sud. Negli Usa 68 mila nuovi contagi

26 Luglio 2020 - 06:55 Redazione
I casi di Coronavirus confermati nel mondo sono quasi 16 milioni, secondo l'ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University. Le vittime invece sono salite a 643.826. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito, con 4,1 milioni di contagi e 146 mila decessi. Segue il Brasile con 2,3 milioni di infezioni e 86 mila morti

Corea del Nord

ANSA/KCNA | Il leader dalle Corea del Nord, Kim Jong Un

È scattata l’allerta massima in Corea del Nord, dopo la scoperta del primo caso sospetto di Coronavirus vicino al confine con la Corea del Sud. Secondo l’agenzia nordcoreana Kcna, si tratta di una persona fuggita in Corea del Sud tre anni fa e rientrata in segreto nella città di Kaesong, dove è stata imposta la quarantena mentre sono in corso i test alle persone in contatto con il soggetto sospetto di contagio e a chi negli ultimi cinque giorni è stato a Kaesong.

Dopo la prima diffusione della notizia sul caso sospetto, l’agenzia di Stato Kcna ha corretto spiegando che il risultato del test sul caso sospetto di Kaesong è ancora «incerto». Ma intanto Kim Jong Un ha convocato una riunione d’urgenza dell’ufficio politico del Partito dei lavoratori, dove ha ammesso che la Corea del Nord potrebbe avere il primo caso di Coronavirus da quanto è scoppiata la pandemia.

Sin da gennaio Pyongyang aveva sigillato i confini, bloccando anche gli scambi commerciali con la Cina, che rappresentano il 90% del commercio estero. Il governo aveva anche interrotto ogni genere di mercato non ufficiale, oltre a imporre la quarantena a tuti i diplomatici per un mese. Un focolaio di Coronavirus in Corea del nord potrebbe avere risvolti devastanti a fronte di un sistema sanitario nazionale poco attrezzato.

Usa

EPA/JIM LO SCALZO | Il capo di gabinetto del presidente Donald Trump, Mark Meadows, con il segretario del Tesoro, Steve Mnuchin

Dal fronte repubblicano è atteso domani 27 luglio la presentazione di un piano di altri 1.000 miliardi di dollari per sostenere l’economia degli Stati Uniti in difficoltà con la pandemia di Coronavirus. Nel Paese i contagi hanno superato quota 4,1 milioni di casi, mentre le vittime sono salite a 146.460 secondo i dati della Johns Hopkins University, con un incremento di 68 mila contagi e 1.067 vittime nelle ultime 24 ore. Un pacchetto di stimoli economici che dovrebbe prevedere anche aiuti diretti agli americani.

Secondo il segretario del Tesoro, Steven Mnuchin, i sussidi arriveranno fino a 1.200 dollari in base al reddito. In attesa dei dettagli, non c’è stata una presa di posizione da parte dei democratici, ma gli analisti americani prevedono una bocciatura, considerando che i dem prevedevano un pacchetto di aiuti di almeno 3.000 miliardi di dollari.

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