Le mascherine sono uno strumento di morte? Il video del complottista e il misuratore di anidride carbonica

Ennesimo tentativo dei complottisti per sostenere che le mascherine sono un pericolo per la nostra salute. Facciamo chiarezza, ancora una volta

Il gestore del sito clickbait complottista AttivoTV, Mida Riva, pubblica l’ennesimo video di disinformazione sul tema Covid-19 e in particolare sull’utilizzo della mascherina, il tutto effettuando un «test» per cercare di dimostrare che «ci stiamo avvelenando» con il suo utilizzo: «Era già evidente senza bisogno di fare il test ma chissà magari qualcuno capisce meglio che respirare la propria co2 fa tutt’altro che bene».

Per il test Mida Riva utilizza un rilevatore di anidride carbonica calcolando i valori presenti nello spazio tra la mascherina e il suo volto per poi, una volta ottenuti dei valori elevati, riportare le sue conclusioni: «per farvi capire che quello che sta succedendo praticamente è che stanno obbligando la gente, con questo strumento [n.d.r. la mascherina che tiene in mano nel video] che potrebbe essere definito uno “strumento di morte” o di tortura, a respirare i propri stessi gas di scarico del corpo umano».

Di bufale e complotti sulle mascherine ce ne sono state tante: c’è stata la vicenda dello zinco piritione, c’era chi sosteneva che ci fanno ammalare e chi parlava addirittura di cancro, mentre quella sull’anidride carbonica rimane quella più in voga. Si parlava, infatti, di ipercapnia dovuta all’eccesso di questo gas e i complottisti convinti che le mascherine siano uno strumento di morte ne hanno fatto una personale battaglia basata sul nulla, pensate soltanto ai medici e chirurghi che ne fanno un uso prolungato.

Le mascherine, dunque, vengono testate e certificate affinché possano essere utilizzate per lungo periodo e devono essere filtranti, altrimenti tanto vale respirare con una borsa di plastica (che potrebbe essere più consono come “strumento di morte”). Il problema è, appunto, per quelle non certificate e create da qualche amante del “fai da te”. Ecco che cosa avevamo riportato a Open in un articolo del 5 maggio 2020 interpellando Alice Ravizza, del Politecnico di Torino, ingegnera biomedica ed esperta di normative e certificazioni:

«L’ipercapnia indica l’aumento dell’anidride carbonica nel sangue – spiega Ravizza – se la mascherina non ha una buona respirabilità, si crea un ambiente all’interno in cui viene respirata sempre la stessa aria, come quando si respira velocemente nel boccaio dello snorkeling». «Le mascherine certificate hanno la capacità di filtrare – continua l’esperta – permettendo anche il passaggio d’aria senza sforzo respiratorio, specialmente quelle costituite da materiale filtrante certificato. Sono garantite tutte anche per evitare l’ipercapnia». Nessuno nega che il problema piuttosto potrebbe derivare dalle mascherine fai da te.

Salvo Di Grazia, in arte Medbunker, riportava nel suo blog una lunga spiegazione di come funziona il sistema respiratorio utile ancora oggi per rispondere al video di Mida Riva:

Noi già respiriamo anidride carbonica (estraendo dall’aria che c’è negli alveoli solo l’ossigeno che ci serve) e quindi quella poca che respiriamo ugualmente per “colpa” della mascherina non influisce praticamente per niente con le funzioni dell’organismo, si tratta di una quantità così minima e insignificante che sicuramente non avrà conseguenze per la salute. Ecco perché possiamo indossare la mascherina anche tutto il giorno senza intossicarci.

Non bastavano le parole, ci vuole anche il test di chi utilizza la mascherina ogni giorno per lavoro:

Hanno provato a misurarlo anche in un gruppo di infermieri durante due turni di lavoro (di 12 ore ciascuno) e hanno notato che tra il prima e dopo l’uso delle mascherine non si è avuta nessuna differenza nei livelli di ossigeno nel sangue e nella pressione arteriosa, né altri sintomi particolari. Riguardo i livelli di anidride carbonica, questi sono passati dal valore di 32.4 iniziale al valore 41.0 finale che comunque è lontano da quello che serve a definire l’ipercapnia (eccesso di anidride carbonica nel sangue).

Che differenza c’è tra il test del complottista italiano e quello effettuato dagli esperti? Che il test corretto si effettua attraverso le analisi del sangue, dove è possibile rilevare l’eccesso di anidride carbonica in chi ha usato la mascherina non in pochi respiri come quelli fatti da Mida Riva.

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