Vogliono avvelenarci con le mascherine della Protezione Civile allo Zinco Piritione? Falso!

Attraverso Wikipedia e un paio di documenti, un piemontese accusa la Protezione Civile di voler avvelenare i cittadini con le mascherine

Ancora teorie e accuse infondate in tema Coronavirus. Il 4 giugno 2020 Domenico Biscardi, già noto di recente per aver diffuso un lunghissimo audio ipercomplottista sul Coronavirus, condivide un video in cui un tale Roberto Sciutto accusa la Protezione Civile e la Regione Piemonte di donare ai cittadini delle «mascherine avvelenate». In che modo? Perché trattate con lo Zinco Piritione che, secondo i documenti mostrati dall’autore del video, sarebbe letale per l’uomo.

Per chi ha fretta

I prodotti a base Zinco Piritione vengono usati per shampoo antiforfora e come antimicrobici per tessuti (non solo per le mascherine, ma anche per indumenti sportivi e materassi) e per il trattamento di prodotti ospedalieri. Le mascherine della Protezione Civile sono certificate e rispettano le normative europee. L’autore del video non ne era a conoscenza e, limitandosi a Wikipedia e ad alcuni documenti online, ha pensato che le mascherine siano tossiche e pericolose accusando la Protezione Civile e la Regione Piemonte che, alla fine, ha deciso di denunciarlo insieme a chiunque diffonda a sostegno le sue tesi.

Il post Facebook di Domenico Biscardi con oltre 4400 condivisioni dopo appena 24 ore.

Il video

Ecco il video diffuso online dal signor Roberto Sciutto:

Lo Zinco Piritione «letale»

L’autore del video, che secondo quanto riportato in alcune delle condivisioni sarebbe titolare di un colorificio ovadese, riporta il documento della Protezione Civile piemontese dove vengono riportate alcune informazioni sulle mascherine che vengono donate alla cittadinanza.

Lo screenshot del video e un’immagine del documento condiviso da Susanna Ferrando, referente di Auret nella regione Piemonte.

Nel documento leggiamo che il tessuto delle mascherine è stato trattato con un prodotto antibatterico Sanitized TH22-27. Quest’ultimo, come riportato in un altro documento mostrato nel video, risulta essere «basato su Zinco Piritione».

Ecco, è proprio lo Zinco Piritione l’elemento contestato dall’autore del video. Per sostenere la sua pericolosità, quest’ultimo riporta una «scheda tecnica» tratta da Wikipedia dove vengono citate le indicazioni di sicurezza e il rischio chimico.

Wikipedia, e non solo, riporta le indicazioni di pericolo H (Frasi H) dello Zinco Piritione contenute all’interno del Regolamento europeo CE n. 1272/2008 dove troviamo: H301 (tossico se ingerito), H310 (letale per contatto con la pelle), H330 (letale se inalato) e H335 (può irritare le vie respiratorie). Oltre a questo cita anche i «Consigli P» dove si invita a «non respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol».

I limiti di legge e le certificazioni

Quella che viene fatta nel video è una lettura estremamente superficiale del prodotto utilizzato per le mascherine. Per prima cosa bisogna ricordare che lo Zinco Piritione è un prodotto utilizzato per molti prodotti di cosmetica come lo shampoo Garnier Fructis e altri antiforfora:

Non c’è un divieto sanitario, neanche a livello europeo, che vieti del tutto l’utilizzo dello Zinco Piritione. Ci sono certamente dei limiti riguardo alle quantità che si possono utilizzare e il prodotto, per essere distribuito, deve avere delle certificazioni.

Nel documento presente nella confezione della Protezione Civile troviamo un logo con le scritte «OEKO-TEX Standard 100» che, come leggiamo in alcuni siti relativi alla vendita di prodotti tessili e non solo, è proprio uno standard unico di certificazione:

L’Oeko-Tex Standard 100 è uno standard unico di certificazione e controllo nel settore delle materie prime tessili, dei semilavorati e dei prodotti finiti in tutte le fasi di lavorazione, che permette di identificare quei prodotti che non presentano alcun rischio per la salute del consumatore.

Per poter stabilire se un prodotto sia idoneo per ottenere la certificazione, vengono effettuati numerosi test su eventuali sostanze nocive, che includono:

1. sostanze vietate per legge;
2. sostanze il cui uso è regolamentato dalla legge;
3. sostanze chimiche notoriamente nocive per la salute (ma non ancora regolamentate per legge);
4. nonché parametri per la salvaguardia della salute.

Sul sito della Sanitized si riporta che il prodotto a basato sullo Zinco Piritione è approvato proprio attraverso questa certificazione:

Most Sanitized zinc pyrithione products are approved for OEKO-TEX standard 100, classes I-IV.

Utilizzi su altri prodotti

Ciò che il signor Roberto Sciutto non sa, limitandosi alla ricerca su Wikipedia e di alcuni documenti online, è che i prodotti antimicrobici contenenti Zinco Piritione vengono usati anche per i tessuti sportivi e non solo. Nel sito Microban.com, dove troviamo il prodotto ZPTech basato Zinco Piritione, leggiamo:

A differenza di altre sostanze antimicrobiche come l’argento e il rame, gli additivi a base di zinco sono antimicrobici ad ampio spettro, efficaci contro non solo i batteri ma anche la crescita di funghi, inclusi muffe, funghi e alghe. Il piritione di zinco è stato sviluppato per la prima volta negli anni ’30 ed è noto per le sue proprietà antifungine e antibatteriche. Oggi è comunemente usato come ingrediente principale negli shampoo antiforfora e nei prodotti da banco per il trattamento di problemi dermatologici. Il piritione di zinco è anche usato in vernici, tessuti e prodotti polimerici per inibire la crescita di batteri e funghi su superfici sensibili. Gli additivi a base di zinco e altre soluzioni antimicrobiche non sono progettati per sostituire un disinfettante, ma piuttosto completano ed estendono l’efficacia delle routine di disinfezione chimica standard, aggiungendo un ulteriore livello di difesa antimicrobica nella lotta contro batteri, muffe e funghi. È approvato dalla FDA come trattamento per la forfora e altre infezioni fungine a livelli elevati e, a bassi livelli (sotto le 1000 ppm), è registrato con la Environmental Protection Agency (EPA) statunitense e dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense come sicuro da usare in una varietà di applicazioni, comprese quelle che vengono a contatto con il cibo. Lo zinco è inoltre conforme al Regolamento sui biocidi (BPR) in Europa.

Non manca l’utilizzo dei prodotti a base di Zinco Piritione anche per attrezzature ospedaliere. Nel sito Filmop.com troviamo un carrello di plastica usato tipicamente negli ospedali trattato con «zinc pyrithione»:

This plastic material has been treated with zinc pyrithione to slow down the growth of bacteria

Nel sito Magninflex.com troviamo la scheda del materasso «Sonno Rest» con le informazioni relative al rivestimento:

Il rivestimento in Viscosa con trattamento antibatterico e antifungino (Principio attivo: Pyrithione zinc) è soffice e traspirante e rende il materasso morbido e setoso al tatto. Il materasso è sfoderabile e facilmente lavabile.

La denuncia della Regione Piemonte

Il 5 giugno 2020 la Regione Piemonte, per voce dell’assessore Gabusi, ha deciso di denunciare per procurato allarme coloro che hanno dato visibilità e sostegno alla bufala diffusa nel video:

Stiamo procedendo a denunciare per procurato allarme quanti hanno dato visibilità all’ignobile accusa di aver distribuito mascherine tossiche alla popolazione piemontese. Non sono le mascherine ad essere tossiche, ma le persone che diffondono contenuti falsi e generano accuse ingiustificate. È patetico e vergognoso l’attacco che viene fatto alla Protezione civile, alla Regione Piemonte e alle persone che si sono impegnate per la realizzazione e la distribuzione delle mascherine. Purtroppo, molte, troppe, persone sono cadute nella trappola della fake news e hanno condiviso il video denuncia sui propri canali social, creando un allarmismo falso e ingiustificato. È perciò nostro dovere rendere onore alla verità e ai tanti volontari che hanno donato il loro tempo e il loro lavoro per distribuire le mascherine casa per casa

I diffusori della narrativa tossica

Il 4 giugno 2020 alle ore 15:36, qualche ora dopo la condivisione di Domenico Biscardi, nella pagina Facebook e nel canale Youtube di Luca Nali (che si fa chiamare «Facilitatore Vibrazionale») viene riportata la narrativa del video di Sciutto.

Ecco il video di Luca Nali dove riporta la narrativa del Sciutto (invitando a condividere il suo video), quella di Stefano Montanari sempre sulle mascherine e dove spiega come «trattare» gli assistenti civici e altre persone attraverso l’insulto, ma con «la gentilezza alla base».

A riportare la teoria e ad accusare la Protezione Civile e la Regione Piemonte sono stati anche utenti come Susanna Ferrando, nota per essere referente regionale dell’associazione Auret. Ecco un post Facebook del 24 maggio 2020:

La Regione Piemonte sta inviando le mascherine che alcuni sindaci hanno reso obbligatorie anche all’aperto,per le strade ecc..
Queste mascherine sono state trattate con una sostanza chimica chiamata “zinco piritione”.
Sulla scheda tecnica delle sue frasi di rischio “H” leggiamo (vedi link allegato ):
301 Tossico se ingerito
310 Letale per contatto con la pelle
315 Provoca irritazioni cutanee
318 Provoca gravi lesioni oculari
330 LETALE SE INALATO
335 Irritante delle vie respiratorie
400 Molto tossico per organismi acquatici.
Alla luce di quanto sopra, ringraziamo per la “donazione” costata solo 6 milioni di euro e per la preoccupazione dimostrata alla nostra salute e seppur in secondo luogo anche all’ambiente .
LIBERTÀ

Tra le foto condivise da Susanna Ferrando troviamo il documento della Protezione Civile e della Regione Piemonte dove è presente una sottolineatura che visioniamo nel video di Sciutto. Sovrapponendo la foto e il video notiamo che coincidono:

Non è chiaro, al momento, chi abbia diffuso per primo la narrativa della «mascherina tossica» con quel documento, ma risulta un fatto curiosa la somiglianza. Che siano le foto fatte da Sciutto e riprese da altri utenti? Probabile.

Il precedente di Roberto Sciutto

Il signor Roberto Sciutto non ha pubblicato solo quel video, ne aveva diffuso altri in passato ed era stato ripreso da alcuni canali Youtube.

Ecco un video pubblicato su Youtube il 10 maggio 2020 in cui dichiara di aver minacciato due uomini in divisa con un bastone:

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