La morte di Floyd è una false flag? La teoria di complotto del poliziotto attore

L’agente di polizia che ha ucciso Floyd era un attore televisivo? La prova fa acqua da tutte le parti

Il poliziotto che ha ucciso George Floyd è un attore televisivo? Siamo di fronte a un complotto orchestrato per far scatenare una guerra civile negli Stati Uniti contro Donald Trump? Ebbene, secondo alcuni articoli pubblicati online, l’agente e la vittima sarebbero entrambi attori e colleghi assunti per inscenare il tutto. Le prove? Un profilo su Imdb.com.

La teoria del poliziotto attore

La teoria si basa su un profilo «Derek Michael Chauvin», lo stesso nome dell’agente arrestato per l’omicidio di Floyd, presente sul sito di Imdb.com dove sarebbero riportate le diverse comparse televisive. Quando? Tutte e 14 nel 2020.

Le comparsate più curiose sono le ultime due nella lista dove avrebbe svolto il ruolo di agente di Polizia di Minneapolis.

Non era un attore

Derek Chauvin è veramente un poliziotto e ci sono diverse testimonianze e articoli riguardanti il suo passato burrascoso durante la sua carriera. Il suo nome compare in un articolo del 2008 e citato come un agente veterano che aveva sparato e ferito Ira Latrell Toles in un appartamento a Minneapolis.

Nella teoria di complotto che vorrebbe vedere Derek come attore è uno dei fatto in comune che avrebbe con la vittima, ossia l’aver lavorato fuori servizio per un locale chiamato «El Nuevo Rodeo». La testimonianza della proprietaria, Maya Santamaria, viene riportata in un articolo di Cbsnews.com del 3 giugno 2020:

Maya Santamaria said she had been paying Chauvin, when he was off-duty, to sit in his squad car outside El Nuevo Rodeo for 17 years. She said Floyd worked as a security guard inside the club frequently in the last year.

Il profilo del presunto attore

Il profilo di «Derek Michael Chauvin» è stato aggiornato negli ultimi 4 giorni diverse volte. In un salvataggio del primo giugno 2020 risultano solo 6 comparsate rispetto alle 14 presenti in data odierna.

Il profilo del primo giugno 2020.

Il 2 giugno 2020 vennero aggiunte altre comparsate televisive, che diventavano a quel punto 10 per poi arrivare alle 14 che vediamo oggi 5 giugno 2020.

Come mai? Ebbene, come potete vedere dagli screenshot è presente in fondo alla lista un tasto «Edit page» che ci permette di modificare il profilo del presunto attore. Potrei aggiungere anche io una nuova comparsata televisiva, come potete vedere dal seguente screenshot:

Posso anche proporre delle modifiche. Ecco lo screenshot del mio contributo al profilo dove ho aggiunto soltanto un punto alla fine del testo.

Non è detto che venga approvata la modifica, visto l’interesse e l’attenzione che si è creata sul profilo.

Attore post mortem?

A fare ulteriore chiarezza è l’articolo di Reuters che riporta un’informazione fornita dai gestori del sito Imdb.com:

A spokesperson for IMDb told Reuters that Derek Chauvin’s profile (visible www.imdb.com/name/nm11618340/ ) was created on May 28, 2020, three days after Floyd’s death.

Il profilo, dunque, sarebbe stato creato il 28 maggio 2020 e non prima della morte di George Floyd. La data è la stessa riportata nei primi due «contributi televisivi» presenti nella lista di Imdb.com e c’è una spiegazione molto semplice.

Le due «comparsate»

Nella lista dei contributi televisivi troviamo reali presenze dell’agente di Polizia in quanto tale, ma non come attore. Il primo riguarda la puntata del 27 maggio 2020 del programma televisivo Today dove viene riportato il video che testimonia l’omicidio di Floyd:

Il riferimento al 28 maggio 2020 riguarda un episodio intitolato «The Obama Order that Changed Everything» di un programma intitolato «The Dan Bongino Show». Anche in questo caso vediamo che non si tratta di un’interpretazione cinematografica, il video riporta quello dell’omicidio:

La diffusione in Italia

Partiamo dall’articolo di Maurizio Blondet del 30 maggio 2020 dal titolo «Minneapolis brucia. Un False Flag contro Trump?» dove viene riportato un testo di Leonardo Santi, lo stesso nome dell’autore dell’articolo pubblicato il primo giugno 2020 su La Nuova Padania dal titolo «Ancora dubbi e misteri su Minneapolis. E’ stato un False Flag? Voluto da chi?».

Il testo del blog di Blondet lo troviamo, con qualche differenza, pubblicato in un post del 29 maggio 2020 dell’account Facebook di Giuseppe Modafferi, di Vox Italia, privo della firma «Leonardo Santi».

Ecco le piccole differenze tra i due testi, utile a comprendere che ci sia stata una circolazione di un testo principale poi modificato man mano che veniva condiviso:

Cercando ulteriormente troviamo il post pubblicato dall’account Facebook di Leonardo Santi, pubblicato poco prima del post di Giuseppe Mondafferi:

Conclusioni

Nessun mistero e nessuna false flag! Il profilo su Imdb.com non risulta affatto attendibile dal punto di vista dei contenuti visto che questi possono essere proposti dagli utenti, qualsiasi esso sia.

Il profilo era stato creato in data successiva all’omicidio e la motivazione era la presenza in video – quello del fatto – in due show iscritti nel database online.

Derek era veramente un agente di Polizia, con dei trascorsi burrascosi, e lavorava da anni fuori orario all’esterno di un locale.

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