Alessandro Zan, il papà della legge contro l’omotransfobia: «La destra? Omofoba e misogina»

«Salvini non ha mai letto il ddl. Nel testo, infatti, non si parla di omosessuali o trans ma di identità di genere e orientamento sessuale» ha spiegato il deputato Zan, intervistato dai Sentinelli di Milano

«In Parlamento c’è un sessismo imperante che esprime una cultura illiberale e non moderna. La destra dice che la legge contro l’omotransfobia sia un bavaglio ma in realtà questa è solo una scusa per non dire che loro sono omofobi e misogini». Queste le parole di Alessandro Zan, il deputato del Partito democratico, promotore della legge contro l’omotransfobia, intervistato su Facebook dai Sentinelli di Milano.


Il video

«Vogliono sminuire la legge»

Contro il ddl Zan, infatti, si sono schierati la destra, la Cei e il “popolo della famiglia“, già sul piede di guerra. «Siamo accerchiati, vogliono sminuire la legge e noi dobbiamo difenderla. Salvini? Non ha mai letto il ddl, nel testo non si parla di omosessuali o trans ma solo di identità di genere e di orientamento sessuale» ha detto.


«Escalation di violenze»

Poi, ricordando il caso del 25enne pestato perché passeggiava mano nella mano sul lungomare con il suo fidanzato a Pescara, ha parlato di «un’escalation» di episodi simili, con ragazzi e ragazze «insultati, derisi, discriminati e fatti oggetto di violenza». Dopo l’ok della Commissione giustizia, l’inserimento di una “clausola salva idee”, la presentazione di mille emendamenti e l’approdo in aula, il ddl Zan è pronto alla battaglia finale: quella per l’approvazione. Bisognerà però attendere almeno settembre: in estate, infatti, con decine di «parlamentari in missione», sarebbe troppo rischioso, ha concluso Zan.

Foto in copertina da Facebook | Alessandro Zan

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