Gli esperti del governo dicono sì al distanziamento anche sui treni regionali. Speranza: «L’ordinanza sarà confermata»

Il ministro della Salute ha ribadito la necessità di rispettare tre principi: uso delle mascherine, distanziamento di almeno un metro e lavaggio delle mani

Aerei a pieno carico ma capienza dei treni al 50% (compresi quelli regionali), discoteche e stadi ancora chiusi, termoscanner non obbligatori ma resta il divieto di uscire se si ha la febbre oltre 37,5. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera sarebbero queste alcune delle misure che verranno indicate dal Comitato tecnico scientifico, riunito oggi alle 15:00, al Governo in vista del nuovo Dpcm.


Massima attenzione ovviamente, dopo le polemiche dei giorni scorsi, al distanziamento sociale sui treni. Vista anche la Babele di ordinanze regionali, che disegnano sull’intero territorio nazionale un quadro molto disomogeneo, l’indicazione del Cts ai governatori sarebbe quella di mantenere il metro di distanza sui convogli, salvo che per i posti in linea verticale, dove non è possibile ai passeggeri sedersi l’uno di fronte all’altro. Per quanto riguarda gli aerei, dal momento che il sistema di ventilazione garantisce la sicurezza dei passeggeri, l’orientamento del Cts resta quello dei voli a pieno carico.


Speranza: «Regole essenziali da rispettare nei luoghi chiusi»

Conferme sono arrivate anche dal ministro della Salute Roberto Speranza, che durante il question time del pomeriggio alla Camera ha confermato come la recente ordinanza non sia «legata solo alla vicenda dei treni ma al rispetto delle regole essenziali, e i termini dell’ordinanza verranno confermati nel Dpcm che approveremo». Speranza ha poi richiamato al rispetto di tre principi fondamentali anti Covid: «uso delle mascherine, distanziamento di almeno un metro e lavaggio delle mani».

E proprio sul distanziamento il ministro ha spiegato come tali «regole essenziali» devono «essere necessariamente rispettate nei luoghi chiusi. È però evidente – ha proseguito – che possono esserci eccezioni nel caso in cui il Comitato tecnico scientifico riconosca dei protocolli di sicurezza, esattamente come avvenuto per le compagnie aree, dove il sistema di ricambio d’aria consente un livello di sicurezza anche senza gli evidenti limiti di distanziamento»

Speranza ha poi invitato a non abbassare l’attenzione sul virus: «Abbiamo piegato la curva epidemica grazie alle misure adottate e siamo in un fase migliore – ha osservato -, ma la battaglia non è vinta e l’Ue non è fuori dalla fase epidemica piena, basti guardare a ciò che sta avvenendo nei Balcani e alla recrudescenza in alcuni Paesi come Spagna, Francia e Germania».

Quanto alle altre indicazioni del Cts, sembrerebbe escluso l’obbligo di installazione dei termoscanner fuori dagli uffici pubblici e privati, pur rimanendo la raccomandazione per i cittadini di misurazione della febbre e l’obbligo di permanenza nella propria abitazione in caso di temperatura corporea superiore a 37,5. Si va inoltre verso il no alla riapertura di discoteche e stadi, con l’eccezione delle fiere, che potrebbero invece riaprire a condizioni però molto rigide, prima tra tutte il contingentamento degli ingressi.

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