«L’omosessualità è una malattia mentale causata anche dai vaccini»: le parole shock del consigliere ex M5s

«C’è stato un incremento esponenziale dell’omosessualità, a partire da persone molto giovani. Secondo alcuni biologi con cui ho parlato, potrebbe essere colpa anche della vaccinazione, dato che nei vaccini ci sono cellule di feti abortiti», ha detto Quaresima

«L’omosessualità porta alla morte» e «va capito perché sia stata tolta dalle malattie mentali». Sono queste alcune delle frasi shock pronunciate da Massimiliano Quaresima, consigliere del XII Municipio a Roma, ex esponente del M5s, ora passato al Gruppo misto, che si è scagliato duramente contro la mozione di adesione del municipio alla campagna “Dà voce al rispetto” che sostiene l’approvazione del ddl Zan contro l’omotransfobia. 


Cosa ha detto

Parole durissime, pronunciate ieri nel corso della seduta ufficiale (in videoconferenza) del consiglio del XII Municipio. «C’è qualcosa che va rivisto e capito sul motivo che ha portato l’omosessualità a essere depennata dalle malattie mentali nel ’90», ha detto in apertura di discorso. «C’è stato negli ultimi anni un incremento esponenziale dell’omosessualità, a partire da persone molto giovani, quasi bambini, adolescenti. Secondo alcuni biologi con cui ho parlato, potrebbe essere colpa anche della vaccinazione, dato che nei vaccini ci sono cellule di feti abortiti che modificano l’informazione e trasformano i bambini».


E ancora: «Ho avuto molti amici omosessuali, si parla di traumi di questi ragazzi, molti del sud, che avevano subito delle violenze e da lì hanno cambiato orientamento. Le lobby Lgbt stanno distruggendo la famiglia» ha aggiunto, citando anche il Vaticano e il caso di Bibbiano. «L’omosessualità è una via che porta alla morte, perché non c’è preoccupazione, non c’è vita», ha concluso.

Le reazioni

Immediata la reazione degli altri consiglieri. La presidente del municipio XII, Silvia Crescimanno (M5s), ha preso subito le distanze mentre le opposizioni, in primo luogo i consiglieri Elio Tomassetti (Pd) e Alessia Salmoni (lista civica Giachetti), hanno chiesto «con urgenza la convocazione di un ufficio di presidenza in cui si possa analizzare bene la questione e prendere tutte le decisioni conseguenti».

Foto in copertina da Facebook

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