L’appello di Grillo al Movimento (e al Governo): «Investite sulla rete. Era il nostro sogno» – Il video

In un nuovo video intervento sul suo Blog, il fondatore del Movimento chiede al governo di investire in un progetto di re-infrastrutturazione del Paese per sostenere lo sviluppo digitale (con i soldi europei)

Basta finanza, avanti gli investimenti infrastrutturali sulla rete per un grande progetto industriale «di lungo periodo e sotto la regia dello Stato, non di investitori stranieri». Anche usando i fondi messi a disposizione dall’Unione europea – per la «debolezza della Germania» o la «grandezza di Conte» – con il Next Generation Eu. Questa la sintesi dell’ultimo intervento del fondatore del Movimento 5 Stelle sul Sacro Blog.


Sono investimenti, sostiene Grillo, che genererebbero sia risparmi di risorse, sia «l’inversione del processo di destinazione di risorse sempre crescenti» al rimborso del debito, sia la «possibilità per gli altri operatori di conferire le loro infrastrutture rafforzando ulteriormente il progetto di rete unica».


Ritorno alle origini

Per Grillo si tratta di un ritorno alle origini. «Ho fatto parte di un sogno che si è realizzato del M5s che oggi governa, partendo da un’idea di rete e di un movimento senza sedi, senza tesori, senza soldi partendo proprio dall’idea che la rete è l’intelligenza condivisa», dichiara il comico. Difficile non leggerci anche un riferimento ai malumori e divisioni interne al Movimento.

Partire dalla Telecom per portare il 5G in tutto il Paese

L’idea di Grillo è di partire da Telecom, un suo vecchio pallino che «rappresenta ancora oggi il principale operatore di telecomunicazioni del Paese» e Tim. «È fondamentale che Tim torni a essere una realtà che investe pesantemente e in maniera integrata nelle tecnologie di comunicazione, sia attuali (come ad esempio la fibra ottica) che prospettiche (come ad esempio il 5G), anche congiuntamente con gli altri operatori del settore in chiave finalmente sistemica. L’obiettivo deve essere quello di creare una società unica delle infrastrutture e delle tecnologie digitali per garantire l’accelerazione dell’installazione di reti e tecnologie fisse (fibra) e mobili (5G) sull’intero territorio nazionale a beneficio della collettività e delle imprese», dice il comico.

Connettività e futuro

Un investimento strategico, ma anche di principio, sostiene Grillo. «La connettività è ormai da intendersi a tutti gli effetti come un diritto costituzionale. Tutto passa e passerà sempre di più dalle reti digitali. La possibilità per tutti i cittadini e le aziende di accedere ad un’infrastruttura capillare, altamente performante e sicura è fondamentale». «Garantire un diritto alla connettività significa poter avere un futuro in cui si restituisce centralità alle persone – continua il comico genovese – dando valore al tempo e alla qualità della vita. Questo è un tema di democrazia del Paese, che per essere risolto richiede un’ampia convergenza politica e istituzionale».

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