Furbetti del bonus, Fico ha deciso: «Nelle prossime ore Tridico in commissione Lavoro». L’audizione fissata venerdì

A chi ne farà richiesta l’Inps fornirà i nomi dei parlamentari che hanno avuto il bonus. Il racconto della giornata a Montecitorio, tra dubbi procedurali e fughe di notizie

Alla fine la decisione è arrivata. Fonti di Montecitorio fanno sapere che «nelle prossime ore» il presidente dell’Inps Pasquale Tridico sarà convocato in commissione Lavoro e lì «sarà dunque possibile per i deputati fare tutte le domande che ritengono al presidente Tridico sull’erogazione dei bonus, e dunque anche eventualmente sui nomi dei parlamentari beneficiari». L’appuntamento è fissato per venerdì 14 agosto alle 12. La decisione su come affrontare il “Bonus gate” è arrivata dopo consultazioni durate tutta la giornata, interamente dedicate al caso dei nomi dei deputati che hanno beneficiato dell’assegno previsto dal governo in piena emergenza Coronavirus per i lavoratori autonomi. Nella mattinata di oggi, 12 agosto, era circolata l’indiscrezione secondo cui l’Inps era pronto a svelare i nomi già in giornata direttamente al presidente della Camera Roberto Fico. Ma Montecitorio ha subito frenato.


Contatto diretto Fico-Inps? «Serve cautela»

Le ipotesi al vaglio della Camera erano tre: la possibilità di un’interlocuzione diretta tra presidenza della Camera e presidenza dell’Inps, la risposta dell’ente alle interrogazioni presentate oppure un’audizione in commissione Lavoro. Secondo quanto riferito a Open da fonti interne alla Camera, la prima ipotesi anche se più rapida sarebbe stata la più difficile da gestire: «Una richiesta diretta del presidente della Camera all’Inps di dati in possesso dell’istituto non può avvenire motu proprio», spiegavano le fonti, «serve che il processo sia avviato da un altro organo dello Stato. Stiamo studiando attentamente l’ipotesi, dobbiamo muoverci con cautela perché se decidessimo di seguire questa via andremmo a creare un precedente».


La fuga di notizie sulla decisione dell’Inps

Le altre due ipotesi – la risposta alle interrogazioni parlamentari e l’audizione in commissione Lavoro – sono apparse da subito più facilmente percorribili. Finché appunto è arrivata anche la data. Intanto, le pressioni sul fronte Inps – non risparmiano nemmeno il presidente dell’istituto Pasquale Tridico, con ambienti della politica che ne chiedono insistentemente le dimissioni. Non Matteo Salvini, che – intervenendo ad Agorà Estate su RaiTre dopo giorni di silenzio – si è limitato a dire: «Non faccio processi a nessuno e guardo in casa mia, se qualcuno sbaglia in casa mia sono assolutamente inflessibile». A questo proposito, il leader della Lega ha spiegato: «Io ho dato indicazione che chiunque abbia chiesto o incassato il bonus sia sospeso e, in caso di elezioni regionali imminenti, non ricandidato».

Il via libera del Garante per la Privacy

La situazione relativa alla pubblicazione dei nomi dei deputati coinvolti nel “Bonus gate” si è sbloccata dopo che il Garante per la Privacy – come era stato anticipato da Open – è intervenuto, dando il via libera, nel pomeriggio dell’11 agosto. L’intervento è arrivato a poche ore dalle dichiarazioni della vice presidente dell’Inps, Maria Luisa Gnecchi, che al Corriere della Sera aveva passato la palla all’Authority: «A pronunciarsi deve essere il Garante della privacy», aveva dichiarato. Ora, a fare la prossima mossa dovrà essere il Parlamento.

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