«Nelle misure per il ritorno a scuola bisogna evitare di sbagliare due volte. Le misure sono state scelte, ora vanno applicate in maniera rigorosa». Parola del microbiologo Andrea Crisanti, professore dell’Università di Padova il cui piano per combattere l’emergenza Coronavirus, basato sulla strategia dei tamponi di massa, è ora sul tavolo del Comitato tecnico scientifico (Cts).
«A mio avviso la temperatura sui ragazzi va presa a scuola, non a casa, e andrebbe abbassata, direi a 37,1, per entrare in aula. Poi le mascherine, sono sicuramente necessarie per i più grandi. Per i piccoli si sa che non è possibile…». E va incentivato, dice il professore, il ricorso al vaccino anti-influenzale nei ragazzi e nelle ragazze.
Il piano
Entro la settimana il Cts si dovrebbe esprimere sulla strategia di Crisanti che vede come obiettivi 300 mila test al giorno, più laboratori, unità mobili per combattere sul campo i focolai. Lui, nel frattempo, prova a spiegarne i dettagli. «La proposta che ho inviato al Governo per un piano nazionale sui tamponi è una bozza, ancora informale, e avrei preferito fosse rimasta tale», spiega all’Ansa il microbiologo Andrea Crisanti.
«Confermo che l’obiettivo è aumentare in modo esponenziale i test, fino a quadruplicando il numero attuale di tamponi per affrontare con più sicurezza la riapertura delle scuole e la ripresa di tutte le attività lavorative».
Il piano, racconta ancora, è stato inviato una settimana fa ed è «nato da una discussione informale con alcuni esponenti del Governo: mi hanno chiesto cosa si poteva fare per contrastare maggiormente la diffusione del virus. Ho risposto che, se questo era il problema, potevo dare il mio contributo. Ma ripeto, con un piano informale, che ho dato al ministero perché venga discusso, approfondito. Non è detto non sia perfettibile».
In copertina ANSA/NICOLA FOSSELLA | Il direttore del laboratorio di Microbiologia e virologia di Padova, Andrea Crisanti, con il volto coperto da una mascherina sanitaria (s), al termine di un incontro col viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri (C), risponde alle domande dei giornalisti relative all’aumento dell’indice di contagio da Coronavirus in Veneto, 3 Luglio 2020. Padova
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