Usa 2020, Biden accusa Trump: «Ha fomentato la violenza nelle città americane. È il presidente del caos»

La partita delle presidenziali si gioca sempre più sul tema dell’ordine pubblico. Alle accuse di Trump di essere troppo accondiscendente nei confronti dei manifestanti, il candidato dem risponde che il presidente ha una responsabilità morale rispetto a quanto sta accadendo

Per il candidato dem alla Casa Bianca, Joe Biden, la colpa per gli scontri che da mesi accompagnano le proteste americane contro la brutalità della polizia nei confronti delle minoranze è da attribuire, in parte almeno, a Donald Trump. Per il presidente americano invece gli Stati Uniti stanno scontando non soltanto la violenza degli «anarchici e agitatori» ma anche l’inettitudine dei «sindaci e governatori della sinistra radicale».


Si può riassumere così l’ultimo scambio avvenuto tra i due candidati alle presidenziali di novembre. Da ieri l’account Twitter del presidente americano è un profluvio di richiami all’ordine pubblico e di critiche non soltanto nei confronti degli amministratori democratici, ritenuti incapaci di mantenere l’ordine ed evitare spargimenti di sangue – l’ultimo riguarda proprio l’uccisione di un supporter di Trump a Portland, dove le proteste non si sono mai fermate dopo l’uccisione di George Floyd a fine maggio -, ma anche nei confronti di Biden.


Secondo il presidente americano, Joe Biden – costretto ad «uscire dal seminterrato» per recuperare il calo nei sondaggi – non condanna con sufficiente veemenza i manifestanti perché non può permettersi di perdere «i voti dei pazzi sostenitori iper liberali di Sanders», e per questo è destinato a essere sempre accondiscendente nei confronti di chi protesta. Ma oggi Joe Biden, in visita a Pittsburgh, in Pennsylvania – uno dei cosiddetti swing states, ovvero uno degli Stati dove entrambi partiti hanno buone possibilità di vincere – ha risposto a tono.

«Donald Trump ha fomentato la violenza nelle città americane. Lo fa perché è debole», ha dichiarato Biden. E poi ancora: «Altro che “law and order“, Donald Trump è il presidente del caos e ormai da tempo ha rinunciato alla leadership morale del Paese. Non può fermare le violenze perché è lui ad alimentarle». «Potrà credere che pronunciare le parole “legge” e “ordine” lo renda forte – continua Biden -. ma il suo fallimento nel chiedere ai suoi stessi sostenitori di smetterla di agire come una milizia armata in questo paese mostra quanto sia debole».

La visita di Trump a Kenosha e quei sondaggi che lo danno alla ribalta

Così mentre Donald Trump usa il mantra del Law and Order per radunare i suoi, Biden cerca di sgonfiargli la palla, ribaltando l’accusa e rinfacciandogli la responsabilità morale per quanto sta accadendo – anche nelle città a guida democratica. E di cose ne stanno accadendo: a Portland in Oregon – dove gli scontri tra gruppi di destra e di sinistra vanno avanti da settimane, e le proteste da mesi, la polizia ha dichiarato di aver concluso le sue indagini sull’uccisione del supporter di Trump e di essere a lavoro per arrestare le persone coinvolte.

Non si fermano le manifestazioni neppure a Kenosha nel Wisconsin da quando la polizia ha ferito gravemente un giovane afroamericano di nome Jacob Blake. È proprio lì che Trump ha deciso di andare domani, nonostante sia il sindaco sia il governatore del Wisconsin Tony Evers gli abbiano chiesto di ripensarci. Niente da fare.

«Se non insistessi per far attivare la Guardia nazionale e andare a Kenosha, Wisconsin, non ci sarebbe nessuna Kenosha in questo momento», ha scritto Trump su Twitter. «Inoltre, le persone morte e ferite sarebbero state molte di più. Voglio ringraziare le forze dell’ordine e la guardia nazionale. Ci vediamo martedì!».

Nel frattempo, rispondendo alla domanda di un giornalista che le chiedeva se il presidente fosse intenzionato a condannare le azioni di Kyle Rittenhouse, il 17enne accusato di aver ucciso due manifestanti a Kenosha, la portavoce della Casa Bianca Kayleigh McEnany ha affermato che Trump non ha intenzione di esprimersi a riguardo.

Ma è vero che Biden cala nei sondaggi mentre Trump cresce, come sostiene lo stesso presidente? Secondo un recente sondaggio di Reuters/Ipsos il consenso di Biden sarebbe attorno al 47%, meno rispetto alle ultime settimane quando era oltre la soglia del 50%. Ma anche in questo caso il candidato dem è comunque saldamente davanti a Trump di 7 punti, almeno per il momento.

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