Autostrade, da Atlantia via libera alla nuova società per lo scorporo Aspi

La holding non esclude però l’ipotesi di una vendita diretta dell’intera quota dell’88% di Aspi. De Micheli: «Inviata una proposta sulla concessione»

È sempre più vicino un accordo tra Atlantia e il governo, tramite Cassa depositi e prestiti, per l’uscita della famiglia Benetton dal controllo di Autostrade (Aspi). Dopo l’incontro di ieri tra gli amministratori delegati di Cassa Spa e Atlantia, oggi il consiglio di amministrazione della holding controllata dai Benetton «ha deliberato di procedere alla costituzione della società destinata a ricevere il compendio scisso, che includerà sino all’88% del capitale di Autostrade per l’Italia, e che sarà denominata “Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A».


Atlantia non chiude però all’ipotesi di una vendita diretta della sua quota di Aspi, come spiegato in una nota: «L’ipotesi di vendita diretta dell’intera quota dell’88% detenuta da Atlantia in Autostrade per l’Italia permane quale alternativa all’operazione di scissione, come già annunciato nel comunicato del 4 agosto».


Sulla trattativa è intervenuto nel pomeriggio anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: «Il negoziato è complesso – ha spiegato il ministro in commissione parlamentare – e delicato anche perché Atlantia ha successivamente proposto operazioni con strutture differenti. Atlantia è quotata e Cdp è al di fuori del perimetro della P.a. È necessario preservare autonomia. Si avrà contezza solo dopo le deliberazioni di Atlantia e Cdp».

De Micheli e Gualtieri in coro: «Trattativa complessa»

Per quanto riguarda la concessione, ha spiegato la ministra Paola De Micheli, «il ministero delle Infrastrutture ha inviato nella giornata di ieri la proposta di transazione ad Autostrade per l’Italia». Una proposta «collegata agli impegni che l’azienda si era assunta nella lettera del 24 luglio al governo che noi abbiamo discusso nel cdm del 14». De Micheli ha detto di essere d’accordo con il ministro Gualtieri sul fatto «che sul fronte della trattativa societaria c’è una complessità evidente». Ma «vanno avanti entrambi i negoziati, sia quello sulla concessione che quello che riguarda la società».

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