La donna che ha aggredito Salvini è condannata per spaccio, favoreggiamento e prostituzione? Incensurata!

Vittima di razzismo nel 2019 e incensurata, dopo l’aggressione a Salvini gli utenti la trasformano in una delinquente pluri condannata

Il 9 settembre 2020 Matteo Salvini, leader della Lega, è stato aggredito a Pontassieve (Firenze) da una donna originaria del Congo maledicendolo e strappandogli di dosso il rosario. La donna, secondo quanto riportato dal Corriere, sarebbe impegnata nel servizio civile per il Comune di Pontassieve, ma su di lei stanno circolando alcuni post social che non trovano riscontro.

Su Instagram, così come su diversi post Facebook, circola un testo in cui viene accusata di essere stata condannata per spaccio, favoreggiamento all’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Tre accuse gravi che, come ho detto in precedenza, non si trova alcun riscontro. Nessuna testata giornalistica riporta un’informazione del genere che, se fosse vera, sarebbe stata cavalcata come minimo dalla persona aggredita: Matteo Salvini.

Come riporta La Nazione, la donna risulta essere incensurata:

La 30enne, che non ha precedenti penali, rischia una denuncia per violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale: accertamenti in tal senso sono in corso da parte della Digos. La donna avrebbe agito da sola e non aveva preso parte alla manifestazione che questa mattina si è tenuta a Pontassieve contro la presenza di Salvini.

A tracciare un profilo della donna è stato anche Il Corriere Fiorentino:

La giovane che ha aggredito il leader della Lega, A.F.B, strappandogli camicia e rosario, è originaria del Congo, dove è nata 30 anni fa. Attualmente è impegnata nel servizio civile per il Comune di Pontassieve, nel progetto «La scuola, l’ambiente e la comunicazione istituzionale». La ragazza è una giovane ben inserita, laureata e incensurata, che partecipa spesso alle iniziative del comitato Bianco e Nero che si occupa di progetti di solidarietà verso l’Africa. Lei stessa, in passato, si è impegnata in progetti come quello per la creazione di una scuola di cucito per ragazze madri a Kinshasa. È un volto noto in paese, ha anche lavorato come cameriera in una piccola enoteca del centro storico di Pontassieve.

Effettuando un’ulteriore ricerca, in un articolo di Firenze Today del 2019 si parla di una ragazza congolese di 29 anni che venne attaccata in stazione da un’altra donna con riferimenti razzisti:

Appena scesa dal treno alla stazione di Pontassieve, una studentessa di origini congolesi che frequenta l’università di Firenze, è stata avvicinata da una persona che le ha sputato addosso ed ha iniziato ad inviarle contro: “Vattene, sei nera”.

[…]

Secondo quanto riportano i due quotidiani, ad aggredire la studentessa, 29enne residente a Firenze da vari anni, è stata una donna.

La conferma che si parli della stessa persona arriva dall’intervento di Monica Marini, sindaco di Pontassieve:

«La conosciamo – spiega Marini – svolge oramai da qualche mese il servizio civile in Comune insieme ad altri ragazzi, è stata selezionata col bando della leva civile nazionale. In passato lei è stata oggetto di pesanti discriminazioni: una persona gli ha sputato addosso ingiuriandola perché di colore, chiamandola scimmia, offendendola pesantemente. Questo può avere influito sul suo stato d’animo di oggi, era visibilmente confusa dopo l’episodio, sembrava non si rendesse conto. Ovviamente questo non la giustifica. Ha sbagliato»

Le versioni dei post

Ecco il post Instagram, che mi hanno segnalato per la verifica, dove leggiamo il testo che circola online:

Favoreggiamento dell’immigrazione illegale e sfruttamento della prostituzione. Assunta come mediatrice culturale nel comune di Pontassieve (dopo aver collaborato con la Kyenge). Solo in Italia può capitare.

Cercando su Facebook troviamo altre versioni del testo, come la seguente (post delle ore 20:38) dove invece di parlare dell’ex parlamentare europea Kyenge si parla di Don Benzi:

Dice di chiamarsi Fatima (30 anni).
Condannata per spaccio, favoreggiamento dell’immigrazione illegale e sfuttamento della prostituzione (poi ha conosciuto Don Benzi).
Assunta come mediatrice culturale nel comune di Pontassieve.
Solo in Italia può capitare ..

Ecco un’altra versione, pubblicata dall’utente Paola nel gruppo Facebook «Dalla vostra parte», dove viene definita «clandestina»:

LA CLANDESTINA CHE HA AGGREDITO SALVINI È UNA PLURIPREGIUDICATA CONDANNATA PER SPACCIO DI DROGA, SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE, ED È STATA FATTA ASSUMERE AL COMUNE DALLA SINISTRA!! #CLANDESTINIASSUNTI E ITALIANI ALLA FAME!! #PARASSITI

Paola aveva condiviso a sua volta un altro post, ma risulta non disponibile. Troviamo, a tal proposito, uno screenshot in cui è visibile: si tratta del post della pagina Facebook di Nicola Costanzo, attualmente irraggiungibile.

In diversi post, invece, viene associato il volto di una donna che però non risulta essere lei (la spiegazione nell’ultimo capitolo di questo articolo):

Storico dei post

Tra i post più vecchi riscontrati su Facebook trovo quello della signora Roberta delle ore 16:49, ma che nel finale riporta il nome della presunta autrice: una tal Luciana Sasso.

LA POVERA RAGAZZA CONGOLESE… CHE TANTO S’OFFRE… (non è un’errore di ortografia)
Condannata per spaccio, favoreggiamento dell’immigrazione illegale e sfuttamento della prostituzione. Assunta come mediatrice culturale nel comune di Pontassieve (dopo aver collaborato con la Kyenge).
Solo in Italia può capitare…Luciana Sasso

Pare che il post originale sia ancora più vecchio, infatti risulta che lo screenshot anonimo circolava già alle 15:56 come possiamo vedere dal post di Gino:

Il post più vecchio in cui si sostiene che abbia collaborato con la Kyenge risulta essere, al momento, quello di Irina:

Elemento mancante, quello della Kyenge, nel post delle 15:37 di Barbara:

Condannata per spaccio, favoreggiamento dell’immigrazione illegale e sfuttamento della prostituzione.Assunta come mediatrice culturale nel comune di Pontassieve.Solo in Italia può capitare .. proprio una personcina perbene…..

La foto falsa

Tra i post Facebook circola anche una foto attribuita alla donna. Ecco un esempio:

Assunta come mediatrice culturale nel comune di Pontassieve (dopo aver collaborato con la Kyenge)!!…… questo e’ il volto dell’odio che i penta-pd-oti e tutte le sinistre della nostra politica stanno scatenando contro Salvini!!…. ma attenti maledetti cani randagi se il Capitano si fa male ….. molti di voi non staranno meglio!!…

Ecco un altro post, con un più esplicito «Ecco l’aggressore», dell’utente Raffaele che non si risparmia: «:cco la luri*aputr*da risorsa sinistra che ha assalito Salvini».

Tra i post più vecchi troviamo quello delle 17:34 di Maria dove scrive «Questa è la gentile ed elegante ventenne che ha aggredito Salvini. Ecco il volto della sinistra….».

La stessa foto venne usata in passato per parlare di una donna nigeriana, ma in realtà si tratta della protagonista di uno spot americano della Pepsi datato 2011:

Chissà cosa potrebbe pensare oggi l’attrice dello spot americano ritrovandosi accusata di essere lei la persona che ha alzato le mani su Matteo Salvini.

Leggi anche: