Nuovi attacchi in Nagorno Karabakh, la seconda città azera sotto il fuoco degli armeni

di Cristin Cappelletti

Il premier ameno: «Stiamo affrontando il momento più decisivo della nostra storia». Mentre il presidente azero accusa l’Armenia di non volere la pace

Continuano gli scontri tra Armenia e Azerbaigian nella regione del Nagorno Karabakh. Il governo di Baku ha annunciato che la seconda città azera, Ganja, è sotto il fuoco delle forze armene. Mentre nella principale città del Karabakh, Stepanakert, ci sono state in mattinata diverse esplosioni. Le autorità azere hanno fatto sapere di aver preso misure di rappresaglia dopo il lancio di razzi da parte di separatisti armeni.


Ieri, la portavoce del ministro della Difesa armeno, Shushan Stepanyan, ha detto sabato che l’Azerbaigian aveva lanciato una nuova offensiva su larga scala, respinta dalle forze sostenute dall’Armenia che poi hanno lanciato una controffensiva.


«Stiamo affrontando forse il momento più decisivo della nostra storia millenaria», ha detto sabato il premier armeno Pashinyan in un discorso alla nazione. «Dobbiamo tutti dedicarci a un unico obiettivo: la vittoria». Da parte sua il presidente azero, Ilham Aliyev, ha detto che Yerevan negli ultimi tre decenni non è mai stata interessata alla pace.

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