Le perizie sull’incidente di Zanardi: handbike e camion nei limiti di velocità. «Il pilota perse il controllo»

di Valerio Berra

Due analisi diverse poterebbero allo stesso risultato. Una è stata condotta dall’ingegner Mattia Strangi, l’altra da Dario Vangi

Tutti e due si stavano muovendo dentro i limiti di velocità. L’autotreno viaggiava a 38 km/h mentre l’handbike a 50 km/h. Sono questi i risultati della perizia depositata dall’ingegnere Mattia Strangi dell’Università di Bologna, sul caso Zanardi. Strangi, esperto di ricostruzione di incidenti stradali, è stato chiamato come consulente tecnico del camionista indagato per lesioni gravissime nel processo che sta cercando di capire cosa è successo il 19 giugno scorso al campione di handbike.


Secondo la ricostruzione depositata da Strangi, in quella strada nella provincia di Siena, tra Pienza e San Quirico d’Orcia, Zanardi avrebbe perso il controllo del suo mezzo in curva, prima di schiantarsi contro il camion che stava arrivando in direzione opposta. Dalle fonti riportate dall’agenzia stampa Ansa la ricostruzione di Strangi concorderebbe con quella fatta dall’esperto scelto dalla procura di Siena, l’ingegnere Dario Vangi, dell’Università di Firenze.


Dopo aver depositato le sue analisi, Strangi ha commentato: «Da quanto emerge si andrebbe verso un’assenza di colpe nell’incidente. Dalle analisi emerge come Zanardi abbia perso il controllo in curva della sua handbike e per questo si sia ribaltato per un sovrasterzo per poi impattare sulla ruota anteriore sinistra del camion». Anche i rilievi fatti sul manto stradale e sull’handbike del campione non hanno mostrato anomalie.

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