Domani riunione d’urgenza tra Cts e Speranza sull’aumento dei contagi: «I mesi che arrivano non saranno semplici»

di Redazione

Il picco di contagi mette in allarme gli esperti. Speranza avverte: «La circolazione del virus è molto significativa»

La paura di una seconda ondata si tocca con mano. Domani, domenica 11 ottobre, il Comitato tecnico scientifico ha convocato un incontro urgente per discutere dell’impennata dei contagi di Coronavirus registrata nell’ultima settimana. Con molta probabilità sarà presente anche il ministro della Salute Roberto Speranza. Gli esperti discuteranno anche della capacità del sistema di testare i casi di Covid-19. Proprio Speranza ripete ormai da settimane che l’Italia «non è ancora fuori dalla fase più difficile». Ieri, 9 ottobre, i nuovi casi di infezioni registrati sono stati 5.372 in più rispetto al giorno precedente – risultato dovuto anche a un aumento dei tamponi, +129.471. La circolazione del Coronavirus è «molto significativa», ha detto oggi, 10 ottobre, alla manifestazione a Roma promossa dalla Cgil. E davanti a questa evidenza, abbiamo bisogno di «alzare il livello di guardia».


«Abbiamo la necessità di valutare ora dopo ora l’evoluzione epidemiologica», ha sottolineato il ministro. La prossima settimana arriverà il nuovo Dpcm (anticipato dall’obbligo delle mascherine all’aperto entrato in vigore il 7 ottobre) e in questo momento, secondo Speranza, c’è la necessità di rinforzare il coordinamento con le Regioni per frenare una deriva localista che potrebbe portare maggiori problemi. «I comportamenti delle persone restano decisivi», ha insistito. «So che stiamo chiedendo sacrifici. Anche per me parlare con la mascherina è un costo ma è indispensabile perché non possiamo vanificare i sacrifici straordinari che abbiamo fatto finora. Abbiamo dimostrato nei giorni più difficili di essere un grande Paese. Dobbiamo dimostrarlo di nuovo perché i mesi che arrivano non sono semplici».


Immagine di copertina: ANSA/FABIO FRUSTACI

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