La stretta del Dpcm di ottobre contro il Coronavirus: obbligo di portare sempre con sè la mascherina. No al coprifuoco per i locali

di Redazione

«In ogni occasione in cui si può incrociare una persona non convivente è fondamentale l’uso della mascherine», dice Speranza. Massima attenzione sui luoghi di aggregazione, i controlli affidati anche all’esercito

Sono fissate per almeno un mese le nuove regole, più rigide, per combattere i contagi di Coronavirus stabilite dal nuovo Dpcm che il ministro della Salute Roberto Speranza ha illustrato in giornata in Parlamento, per arrivare poi alla firma del premier Giuseppe Conte entro domani. «In ogni occasione in cui si può incrociare una persona non convivente è fondamentale l’uso della mascherine», dice il ministro della Salute Roberto Speranza al Senato illustrando il nuovo dpcm. «Si punta alle 3 misure fondamentali: mascherine, il distanziamento innalzando il livello di attenzione contro gli assembramenti e il lavaggio delle mani». La politica, dice, «non c’entra nulla, non avrebbe senso dividersi su indicazioni condivise di natura scientifica per contrastare il contagio».


La mascherina “sempre con sè”

La ratio delle nuove misure è nel fatto che non ci si potrà ritenere fuori pericolo fino al prossimo anno: per questo il governo vuole prolungare al 31 gennaio prossimo lo Stato di emergenza per la pandemia. Nel frattempo, la stretta sulle misure anti-contagio indicate dagli esperti del Cts passano dall’obbligo della mascherina in tutta Italia tanto al chiuso, quanto all’aperto, con poche eccezioni riservate ai viaggi in auto o moto da soli e nelle situazioni in cui siano rispettate abbondantemente le distanze di sicurezza. Nella bozza del decreto legge che fornirà la cornice normativa al nuovo Dpcm si prevede l’obbligo di portare con sé la mascherina ogni volta che si esce di casa, e la possibilità per l’esecutivo di disporne l’uso obbligatorio anche all’aperto.


C’è infatti nell’articolo 1 l’obbligo di avere sempre con sé, al di fuori della propria abitazione, dispositivi di protezione individuale, con possibilità di prevederne l’obbligatorietà dell’utilizzo anche all’aperto allorché si sia in prossimità di altre persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli anti-contagio previsti per specifiche attività economiche e produttive, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”. L’obbligo non vale per i bambini e le bambine sotto i sei anni, per chi fa sport e per i soggetti con patologie e disabilità non compatibili con l’uso della mascherina.

App Immuni

La piattaforma unica nazionale Immuni, si legge nella bozza, potrà restare operativa fino al 31 dicembre. L’operatività dell’app Immuni è collegata alle «esigenze di protezione e prevenzione sanitaria, legate alla diffusione del Covid 19 anche a carattere transfrontaliero, individuata con dpcm e comunque entro il 31 dicembre 2021». Dopo la data tutti i dati personali devono essere «cancellati o resi definitivamente anonimi». Il termine precedente era fissato al dicembre 2020.

No al coprifuoco per bar e ristoranti

Come anticipato già nel pomeriggio di ieri, il governo ha evitato di imporre la chiusura anticipata di bar e ristoranti. Nessun coprifuoco quindi, ma l’invito alla massima prudenza con l’impiego anche dell’esercito per controllare che le regole sul distanziamento sociale e l’uso della mascherina vengano rispettate anche nei luoghi di aggregazione. I soldati, così come ovviamente le Forze dell’ordine, potranno elevare multe da 400 fino a 3 mila, secondo le anticipazioni degli ultimi giorni. Alle Regioni viene concessa solo la possibilità di inasprire le misure previste dal governo. Opportunità sfruttata subito dal presidente della Campania Vincenzo De Luca che ha fissato alle 23 la chiusura per tutti i locali.

Movida e feste private

La movida rimane una situazione di «criticità» secondo il Cts, come riporta il Corriere della Sera, per questo le regole fissate lo scorso 16 agosto vengono sostanzialmente confermate. Rimane il divieto di assembramento, che si tratti anche di un gruppo di persone fuori dal locale che in modo occasionale. Stop quindi alle feste da ballo, sia all’aperto che al chiuso, che si svolgano in discoteche, sale da ballo o altri tipi di locali. La stretta resta anche sulle cerimonie, con la conferma del tetto massimo di 200 persone che dovranno rispettare le regole valide per tutte le altre situazioni della vita quotidiana, mascherina sempre e distanza.

Il ruolo delle Regioni

Le regioni, secondo la bozza, potranno adottare solo misure anti contagio più restrittive rispetto a quanto previsto dai dpcm del governo (secondo il precedente decreto potevano andare in entrambi i sensi, con decisioni più ma anche meno restrittive). Possono adottarne di più permissive, solo nei casi in cui i decreti del presidente del consiglio dei ministri lo prevedano esplicitamente e previo parere conforme del comitato tecnico-scientifico. In ogni caso le regioni devono «informare contestualmente il ministero della Salute».

In coperina ANSA/TINO ROMANO | Coronavirus Covid 19: due persone con la mascherina nella centralissima piazza San Carlo, Torino, 6 ottobre 2020

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