Cristiano Ronaldo positivo e la polemica sul ritiro dei giocatori, l’epidemiologo portoghese: «Troppa gente a quella cena»

di Cristin Cappelletti

«È probabile che durante la prossima settimana i calciatori che gli erano più vicini a cena possano risultare contagiati», ha dichiarato il vicepresidente dell’associazione medici di salute pubblica

Quella foto della nazionale portoghese. Tutti a tavola senza distanziamento e mascherina. È da qui che partono gli esperti sanitari di Lisbona per dire che «qualcosa non ha funzionato» durante il ritiro in patria di Cristiano Ronaldo. Per l’epidemiologo Mario Freitas «il virus ha una grande capacità di trasmissione ogni volta che le persone non hanno un’adeguata distanza sociale o non usano una maschera. Se le due ragioni sono combinate, il rischio è maggiore», ha dichiarato al quotidiano A Bola. «Tuttavia, una persona può essere infetta e non essere un importante trasmettitore del virus. Qualcosa non ha funzionato, in questo caso».


«L’incubazione – ha aggiunto Freitas – dura fino a 14 giorni, anche se più spesso tra 3 e 8 giorni. Ma succede anche che l’infezione si trasmetta nei 14 giorni: i rischi sarebbero pari a zero solo se si entrasse in una specie di prigione». Ancora più duro invece il vicepresidente dell’associazione medici di salute pubblica, Gustavo Tato Borges: «Quell’immagine di lui a cena con tutta la squadra …. È probabile che durante la prossima settimana alcuni di questi giocatori, ovvero quelli che gli erano più vicini a questa cena, come Pepe, Sérgio Oliveira o Cancelo, possano risultare contagiati», ha detto a Record.


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Intanto in Italia è rientrato l’allarme coronavirus per la Nazionale di calcio dopo che El Shaarawy era risultato positivo al tampone due giorni fa. Ma ieri il secondo test ha dato esito negativo.

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