Usa 2020, Biden verso la vittoria: aumenta il vantaggio in Pennsylvania e in Georgia. Trump: «Non può reclamare la presidenza»

Per raggiungere la quota dei 270 grandi elettori al candidato democratico ne mancano 17. Dopo la Georgia, nelle ultime ore ha superato l’attuale Presidente anche in Pennsylvania. Se vincesse in questo Stato la partita per la Casa Bianca sarebbe conclusa

Il presidente americano non molla. Dopo aver accusato ieri i democratici – senza alcuna prova – di aver truccato le elezioni, il suo staff ha assicurato oggi che Donald Trump sarà rieletto. E dal suo profilo Twitter, mentre è atteso tra poche ore un discorso di Joe Biden, il capo della Casa Bianca twitta che il candidato dem «non dovrebbe reclamare l’incarico di presidente, sarebbe sbagliato. Anch’io potrei farlo. Le azioni legali sono appena iniziate». «Le elezioni non sono finite. La falsa proiezione di Joe Biden come vincitore è basata sui risultati in quattro Stati che non sono ancora definitivi», ha detto lo staff del presidente. Mentre si contano le ultime schede quindi, si prepara già il terreno per il prossimo scontro: il riconoscimento del risultato delle elezioni. Secondo un’indiscrezione pubblicata dalla Cnn, se Biden dovesse raggiungere i 270 elettori, Trump non riconoscerebbe comunque la sconfitta. Ma a rendere ulteriormente complicata la questione c’è la Georgia, dove le autorità Statali hanno aperto alla possibilità di un riconteggio dei voti.


Gli ultimi voti in Georgia

Nello Stato mancano poche migliaia di schede per assegnare 16 grandi elettori. Biden è avanti di poco meno di 4.000 voti su Donald Trump, dopo un sorpasso avvenuto in mattinata (orario italiano). La vittoria avrebbe portato Biden a 269 voti nel conteggio sui grandi elettori, a un passo dalla soglia necessaria per vincere la Casa Bianca. Ma, con circa ancora 8 mila voti da contare, le autorità statali hanno annunciato che con un margine così sottile ci sarà un riconteggio. La legge dello stato infatti prevede che il candidato perdente possa richiederlo se il margine di sconfitta è meno di mezzo punto percentuale del totale dei voti.


L’ultima battaglia in Pennsylvania

A questo punto la vittoria per Biden potrebbe arrivare grazie alla Pennsylvania dove la percentuale di seggi scrutinati ha superato il 96%. Eppure, anche lì, il risultato è ancora appeso a poche migliaia di schede: Biden è in vantaggio su Trump di circa 14.500 voti. Se il candidato Dem vincesse in Pennsylvania si aggiudicherebbe altri 20 grandi elettori, arrivando così a quota 273. Abbastanza per diventare il 46° Presidente degli Stati Uniti d’America. Non è da escludere però l’ipotesi di un riconteggio anche in Pennsylvania visto che, come in Georgia, la legge dello Stato prevede una nuova conta nel caso in cui il margine di scarto fra i due candidati sia inferiore allo 0,5%.

I voti che mancano a Trump

Ad ogni modo, con il conteggio dei grandi elettori che ora vede Biden a 253 contro Trump a 214 è sostanzialmente improbabile la rimonta di Trump, che avrebbe bisogno di vincere in almeno quattro dei cinque stati ancora in bilico (oltre all’Alaska, dove una sua vittoria è quasi scontata). In Nevada, che vale 6 grandi elettori, lo spoglio è all’92%, con Biden in vantaggio di circa 20 mila voti; in Arizona, dove i grandi elettori sono 11, al 94% dello scrutinio il vantaggio democratico è di circa 40 mila voti; in North Carolina (15 grandi elettori), Trump è in vantaggio con oltre 76 mila voti, con lo spoglio al 98%.

L’allarme attentato

E mentre Trump ha scatenato una raffica di ricorsi legali promettendo di trascinare il risultato elettorale fino alla Corte suprema con l’accusa di brogli soprattutto sul voto postale, Biden invita alla pazienza i suoi sostenitori sicuro di incassare la vittoria nelle prossime ore. In un clima inevitabilmente teso per l’incertezza del voto, arriva anche un allarme dalla Pennsylvania per il rischio di un attentato. Secondo Fox News, l’Fbi ha aperto un’indagine per un presunto attacco al Convention Center di Philadelphia, dove è in corso lo spoglio dei voti. La polizia ha arrestato almeno una persona, dopo aver saputo che un gruppo di persone sospette stava andando al Convention center a bordo di un Hummer. Nel frattempo, il consigliere economico di Trump, Larry Kudlow, prova a buttare dell’acqua sul fuoco dichiarando che «ci sarà un pacifico trasferimento di potere» in caso di sconfitta, mentre la figlia del presidente, Ivanka, twitta che «non contare voti illegali è democrazia».

Tensioni nel partito repubblicano. I dem si preparano al peggio

Diversi repubblicani però stanno prendendo le distanze dal presidente. In un’intervista alla Cnn, l’ex governatore del New Jersey, il repubblicano Chris Christie ha invitato il presidente a fornire delle prove a sostegno delle sue pesanti dichiarazioni sui presunti brogli. Dello stesso avviso anche il senatore Mitt Romney secondo cui Trump sbaglia ad avanzare accuse senza fondamento. I democratici sembrano preparasi al peggio. Nel replicare a Trump, la squadra di Biden apre alla possibilità di una rimozione forzosa di Trump: «Il governo americano è perfettamente capace di scortare gli intrusi fuori dalla Casa Bianca». Nel frattempo, per ragioni di sicurezza, l’aviazione Usa ha chiuso lo spazio aereo sopra la casa di Joe Biden a Wilmington, in Delaware, una misura che solitamente è riservata ai presidenti.

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