Tregua nel Nagorno-Karabakh: assaltato e occupato per protesta il parlamento armeno – Il video

di Redazione

L’accordo, mediato dalla Russia, prevede che Yerevan debba cedere molti territori all’Azerbaigian. Il premier Pashinyan si è assunto la responsabilità della sconfitta militare

Manifestanti inferociti hanno preso d’assalto il parlamento e altri edifici governativi a Yerevan, capitale dell’Armenia, a poche ore dall’annuncio di un accordo di tregua nel Nagorno-Karabakh tra Armenia e Azerbaigian. L’intesa potrebbe porre fine alla guerra dopo circa due mesi di spargimento di sangue, è stata mediata dalla Russia e prevede che l’Armenia debba cedere molti territori all’Azerbaigian. Per questo da chi manifesta è considerata un “tradimento”. Baku ha dichiarato vittoria e sul terreno saranno le truppe di Mosca a creare una zona cuscinetto.


Il video mostra un gruppo di persone – fra loro anche agenti di polizia e veterani dell’esercito – irrompere nella sede del parlamento armeno e chiedere di vedere il primo ministro, Nikol Pashinyan. Il quale, nel corso di una diretta Facebook, ha commentato: «Sono e resterò responsabile di questa situazione, è un nostro grande fallimento e una grave catastrofe. Siamo in lutto per le vite perse, ma credo che l’Armenia e l’Artsakh (nome armeno del Nagorno-Karabakh, ndr) debbano vivere, rafforzarsi e riconsiderare le loro idee su varie questioni». Poi ha aggiunto:


Dobbiamo ammettere però che, anche se siamo caduti, non siamo sprofondati nell’abisso, poiché abbiamo preso la tempestiva decisione di fermarci. Altrimenti la nostra situazione sarebbe stata molto peggiore.

Video: Twitter / @5NewsAustralia

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