Nagorno Karabakh, scattato il cessate il fuoco ma Armenia e Azerbaigian si accusano di violare la tregua dopo pochi minuti

di Cristin Cappelletti

Secondo il ministero della Difesa armeno, le truppe azere «alle 12.05 hanno lanciato un attacco verso Karakhanbeyli». Gli azeri accusano invece gli armeni di bombardare i distretti di Terter e Agdam

Il cessate il fuoco nel Nagorno-Karabakh tra Armenia e Azerbaigian – dopo l’intesa mediata da Mosca – è scattato intorno alle 12 ora locale, ma dopo poco le forze armate dei due Paesi hanno cominciato ad accusarsi a vicenda di violare la tregua. Secondo quanto annunciato dal ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, Armenia e Azerbaigian si erano «anche impegnati ad avviare colloqui sostanziali con lo scopo di raggiungere una soluzione pacifica il prima possibile». Ma la tregua, cominciata alle 12, ha da subito dimostrato la diversità di intenti dei due Paesi. Secondo il ministero della Difesa armeno, le truppe azere «alle 12.05 hanno lanciato un attacco verso Karakhanbeyli». Gli azeri accusano invece gli armeni di bombardare i distretti di Terter e Agdam.


L’accordo mediato da Mosca

Dopo due settimane di combattimenti, Armenia e Azerbaigian hanno raggiunto un accordo per un cessate il fuoco nel Nagorno Karabakh a partire da mezzogiorno del 10 ottobre. I due Paesi hanno detto sì a uno stop ai combattimenti dopo l’incontro di ieri in Russia tra i loro ministri degli Esteri e quello di Mosca Sergey Lavrov, che ha tenuto colloqui diplomatici di alto livello. Sul campo sono rimaste uccise circa 300 persone e sono migliaia i feriti.


I due Paesi si sono impegnati ad avviare «colloqui sostanziali con lo scopo di raggiungere una soluzione pacifica il prima possibile», ha detto Lavrov, aggiungendo che tali colloqui saranno mediati dal gruppo di negoziatori internazionali di Minsk, ovvero il gruppo dell’Ocse guidato da Francia, Stati Uniti e Russia incaricato di negoziare, a partire dagli anni ’90, per una risoluzione del conflitto. Durante il cessate il fuoco – mediato dal Comitato internazionale della Croce rossa – le parti si scambieranno vittime e prigionieri, ha aggiunto Lavrov. Il ministro degli esteri dell’Armenia, Zohrab Mnatsakanyan, e la sua controparte azera, Jeyhun Bayramov, non hanno rilasciato alcuna dichiarazione.

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