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Coronavirus, riparte il traffico tra Regno Unito e Francia. Negli Usa nuovo stop per il piano di aiuti all’economia

23 Dicembre 2020 - 06:18 Redazione
Dopo l’accordo tra Londra e Parigi, nella notte i primi arrivi a Calais. Stati Uniti, Trump chiede al Congresso di modificare il testo appena approvato a seguito di una lunga impasse. E la dem Pelosi sta con lui

Regno Unito

EPA/VICKIE FLORES | Il porto di Dover, nel Regno Unito

Dopo l’accordo con la Francia annunciato nella tarda serata di ieri, 22 dicembre, è ripartito nella notte il traffico merci in uscita dal Regno Unito. Parigi aveva deciso la chiusura del confine in seguito all’allarme sulla nuova variante del Covid. «Tutti i conducenti di camion, indipendentemente dalla loro nazionalità, dovranno essere sottoposti» a uno screening che fornisce un risultato in circa 30 minuti, si legge in un comunicato. Questo protocollo sarà rivisto il 31 dicembre ma «potrebbe rimanere in vigore fino al 6 gennaio». Nella notte il porto britannico di Dover è stato riaperto al traffico in uscita. Attorno alle 4 le prime persone provenienti dal Regno Unito sono sbarcate dai traghetti nel porto di Calais, in Francia.

Singapore e Filippine sospendono i voli

Sul fronte passeggeri, se in Europa sembra si vada verso una parziale rimozione dei blocchi dal Regno Unito, specie dopo la raccomandazione di ieri della Commissione europea, altri Paesi stanno tagliando i collegamenti con l’isola nelle ultime ore. Le Filippine hanno annunciato che sospenderanno tutti i voli per il Regno Unito dal 24 dicembre. Anche Singapore ha vietato l’ingresso dal Regno Unito a partire da mercoledì sera, il che ha implicazioni significative per chiunque abbia voli prenotati attraverso quella destinazione come scalo in un altro Paese, come l’Australia. Al momento sono oltre 40 i Paesi che hanno limitato l’ingresso dal Regno Unito.

Stati Uniti

Ansa | Donald Trump

Donald Trump ha chiesto al Congresso di modificare il piano di stimoli all’economia per fare fronte alla crisi scaturita dalla pandemia di Coronavirus. Il Congresso aveva raggiunto un compromesso sul piano dopo mesi di impasse. In un video di poco più di quattro minuti postato su Twitter, Trump ha lanciato un appello affinché siano eliminate le spese superflue e vengano aumentati da 600 a 2.000 dollari i fondi diretti da destinare ai singoli cittadini.

«Quello che stanno pianificando di rispedire alla mia scrivania è molto diverso da quanto previsto», ha detto Trump in un video postato su Twitter. «È davvero una vergogna». A sostenere una revisione delle cifre contenute nel testo anche la speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi. Il Congresso ha approvato martedì il pacchetto di aiuti per la pandemia da 900 miliardi di dollari. Aiuti destinati alle imprese e agli individui, ma anche risorse per vaccinare una nazione che si trova ad affrontare un’ondata spaventosa di casi e morti di Covid-19.

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