Si torna in zona arancione per tre giorni: cosa cambia per visite ad amici e parenti, spostamenti fuori comune e bar e negozi

di Fabio Giuffrida

Da oggi ci si potrà muovere liberamente all’interno del proprio comune. Si potrà anche andare in comuni diversi, presso un’abitazione privata, una sola volta al giorno e rispettando il coprifuoco delle 22. Ecco le risposte a tutti i vostri dubbi (e attenzione alle sanzioni fino a 1.000 euro)

Tra giallo, arancione e rosso, la confusione regna sovrana. Da oggi, infatti, dopo le festività natalizie, scatta la zona arancione per 72 ore, secondo quanto previsto dal decreto di Natale. Un liberi tutti per il 28, 29 e 30 dicembre (e poi anche per il 4 gennaio) con diverse limitazioni per contenere la pandemia del Coronavirus.


Spostamenti liberi nel proprio comune senza autocertificazione

La grande novità, dopo giorni in zona rossa, è che d’ora in poi, e fino al 30 dicembre incluso, ci si potrà muovere liberamente all’interno del proprio comune senza autocertificazione, senza dover giustificare il proprio spostamento. Resta fermo il coprifuoco dalle 22 alle 5 dove, in caso di spostamenti necessari, bisognerà compilare l’autocertificazione.


Ci si può spostare anche in altri comuni

Attenzione, diversamente da quanto ipotizzato da molti, è consentito – seppur con alcuni limiti – anche lo spostamento tra comuni diversi. Questo grazie a una deroga introdotta dal governo Conte II per tutta la durata delle feste, quindi fino al 6 gennaio 2021. La norma è chiara: ci si potrà spostare tra comuni (oltre che per comprovati motivi e per il rientro a casa) anche per andare a visitare un amico o un parente a patto che l’incontro avvenga all’interno di un’abitazione privata che si trovi all’interno della stessa regione.

Potranno farlo al massimo due persone – esclusi i minori di 14 anni – una sola volta al giorno e comunque non oltre le ore 22 (il coprifuoco va rispettato tassativamente). Dunque, sì agli spostamenti per andare a trovare anche il partner in un comune diverso. Per i piccoli comuni, quelli con meno di 5.000 abitanti, è consentito spostarsi dal proprio comune anche in più di due a condizione che si percorra una distanza non superiore a 30 chilometri e che non si vada nei capoluoghi di provincia.

Restano salvi, in tutti i casi, gli spostamenti per lavoro, salute, necessità, rientro al proprio domicilio, residenza o abitazione. Vietato lo spostamento tra regioni se non per comprovati motivi (da giustificare con autocertificazione).

Negozi aperti, bar e ristoranti chiusi (solo asporto e domicilio)

I negozi sono aperti fino alle 21 (orario prolungato per evitare assembramenti), i centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi mentre restano chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Consentito, in questo caso, l’asporto fino alle 22 – cibo che, però, non si può consumare sul posto – e le consegne a domicilio a qualsiasi orario. Via libera anche all’attività motoria e sportiva all’interno del proprio comune e all’aperto (restano chiuse le palestre).

Vietati mercatini di Natale, discoteche e feste

È bene ricordare, infine, che è possibile spostarsi fuori dal proprio comune se in quello contiguo risultano esserci punti vendita necessari alle proprie esigenze, anche di portafoglio. Ma in questo caso servirà l’autocertificazione. Sempre consentita, invece, l’attività di volontariato senza limiti di orario. Restano chiuse sale da ballo, discoteche, impianti per sciatori amatoriali; sospese le crociere, vietati i mercatini di Natale e le feste. No anche alla riapertura dei musei e agli spettacoli con pubblico. Le sanzioni vanno dai 400 ai 1.000 euro.

Foto in copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI

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