L’appello di Liliana Segre ai no-vax: «Io mi vaccinerò: fatelo per il vostro bene, e per quello degli altri»

di Redazione

La senatrice ha scritto una lettera aperta a La Stampa per chiedere agli scettici di fidarsi della scienza

Sono sempre di più le personalità pubbliche che stanno prendendo posizione per sensibilizzare i cittadini sulla necessità del vaccino anti Coronavirus. L’ultimo messaggio è arrivato dalla senatrice e sopravvissuta all’olocausto Liliana Segre, che, in una lettera aperta su La Stampa, ha invitato gli scettici e gli antivaccinisti a fidarsi degli scienziati.


Si legge da un po’ di tempo come diverse persone abbiano espresso la volontà di non vaccinarsi dal Covid 19. I motivi possono essere tra i più disparati e non sarò certo io a voler sindacare le ragioni intime e profonde di ciascuna persona. Sarebbe assurdo far diventare una questione ideologica, dopo tanti lutti e dolori, anche una scelta che è innanzitutto di tipo sanitario.


Nel testo, Segre ha espresso la sua vicinanza all’infermiera Claudia Alivernini, prima in Italia a ricevere la dose di Pfizer/BioNTech, che nel giorno del V-Day, il 27 dicembre, è stata oggetto di insulti sui social network per aver fatto il vaccino e per aver chiesto a tutti di farlo «per amore».

E in questo senso sono particolarmente vicina alla giovane infermiera dell’ospedale Spallanzani di Roma, Claudia Alivernini, oggetto di un’assurda campagna d’odio sui social, perché so bene cosa si prova quando, essendo del tutto innocenti, si viene attaccati per la sola colpa di esistere.

Segre ha anche dichiarato che si vaccinerà il prima possibile. Si tratta, ha scritto, di una scelta che avrebbe fatto in qualsiasi momento della sua «lunga» vita. L’unico modo per accogliere con speranza il nuovo anno, ha sottolineato, è quello di non tradire lo sforzo degli scienziati, che per tutto il 2020 hanno lavorato per sconfiggere la pandemia da Covid-19. Raggiungendo risultati mai visti prima.

Dobbiamo decidere di chi vogliamo fidarci e anche se sembra scontato, posso capire che per alcuni non sia così semplice. Ognuno insomma, si ritrova da solo di fronte alla propria coscienza. Così posso dirvi ciò che farò io: appena sarà possibile mi vaccinerò. E dico di più: è una scelta che avrei fatto in qualunque momento della mia lunga vita.

Ho sempre fatto vaccini, quelli ritenuti utili e indispensabili e adesso penso che vaccinarsi contro il Covid 19 sia una scelta che dovrebbe essere spontanea e naturale, per il proprio bene. E soprattutto per il bene degli altri, dell’intera umanità. Quindi ne sono convinta, l’anno che ci aspetta sarà di grande speranza. Ne abbiamo tutti bisogno. Auguri.

Immagine di copertina: ANSA / MATTEO BAZZI

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