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Coronavirus, nuovo picco nel Regno Unito: superati i 60 mila casi giornalieri. Johnson: «Proteggere i più anziani e vulnerabili»

05 Gennaio 2021 - 19:12 Redazione
In conferenza stampa il premier britannico ha attribuito nuovamente la nuova impennata dei casi alla cosiddetta “variante inglese”. Intanto, le dosi di vaccino somministrate salgono a 1,3 milioni

Il Regno Unito fa nuovamente il pieno di contagi, mettendo a segno il peggior record di sempre: +60.916 nuovi positivi al Coronavirus in 24 ore a fronte di quasi 465 mila tamponi. Supera così per la prima volta la soglia dei 60 mila nuovi positivi in un giorno. Ma preoccupano anche i decessi: sono 830 da ieri, per un totale di circa 76 mila dall’inizio della pandemia, anche se, stando ai numeri pubblicati dall’agenzia statistica nazionale del Paese, il totale reale potrebbe essere più alto visto che il numero di casi in cui il Covid è stato citato sul certificato di morte è superiore a 90 mila.

Il record negativo arriva all’indomani del giorno in cui il governo di Boris Johnson ha annunciato un nuovo lockdown, il terzo, in tutto il Paese, che potrebbe durare fino a marzo, reso necessario dall’impennata dei casi e dei ricoveri dovuti anche alla nuova variante del virus. Il governo ha anche fatto un dietrofront sulle scuole, dove l’attività in presenza sarebbe dovuta ripartire il 18 gennaio, ma che adesso rimarranno chiuse fino a febbraio.

Johnson punta sui vaccini

I dati di oggi segnano un peggioramento anche rispetto a ieri quando i nuovi casi erano stati 58.784, su circa 430 mila tamponi, e le vittime per Covid 407. L’unico dato confortante per il Paese riguarda la campagna vaccinale che procede molto velocemente. Sono salite a oltre 1,3 milioni le dosi di vaccino anti-Covid somministrate nel Paese, molte di più rispetto a qualsiasi altro paese europeo. Grazie a questo sforzo, circa un quarto dei cittadini over 80 è già stato vaccinati. In conferenza stampa Johnson ha ribadito di voler usare «ogni secondo di questo lockdown» per creare uno scudo vaccinale attorno ai più anziani e ai più vulnerabili.

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