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Aifa apre alla ricerca sugli anticorpi monoclonali. Erano stati usati per curare Trump dal Covid

15 Gennaio 2021 - 16:35 Giada Giorgi
Agli antivirali sotto studio non vengono per ora riconosciute capacità di prevenire il virus. «Dovranno essere usati entro le prime ore dall’esordio dei sintomi», ha spiegato Palù

Aveva preso tempo l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sugli anticorpi monoclonali: l’innovativa cura contro il Covid-19, prodotta in Italia e utilizzata ancora prima negli Stati Uniti. Una cura che aveva destato forti dubbi nella comunità scientifica. Oggi l’annuncio del professor Giorgio Palù, virologo e presidente di Aifa, sembra aprire un nuovo scenario terapeutico anche per il nostro Paese. «Partiremo con un progetto di ricerca sugli anticorpi monoclonali», ha fatto sapere Palù, specificando come gli studi saranno principalmente su Eli Lilly e Regeneron, «gli stessi con cui Trump è stato curato». Prodotta a Latina, la terapia innovativa contro la Covid-19 non ha al momento capacità preventiva. «Essendo antivirali vanno dati entro le prime ore dall’esordio dei sintomi, altrimenti non sono efficaci», ha chiarito ancora Palù, sottolineando come i monoclonali possano rivelarsi risorsa importante soprattutto per le cure del virus in casa.

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