Le prime parole di Trump dopo la Casa Bianca: «Farò qualcosa ma non subito». L’8 febbraio al via il processo di impeachment

E le parole dei suoi sostenitori accusati di avere partecipato all’insurrezione di Capitol Hill potrebbero essere usate nel processo contro l’ex presidente

«Faremo qualcosa, ma non subito». Sono le prime parole di Donald Trump da quando ha lasciato la Casa Bianca al suo successore Joe Biden, pronunciate di fronte a un giornalista del Washington Examiner al tavolo del ristorante del suo Golf Club a Palm Beach – dove ha giocato a golf giovedì e venerdì – prima di essere interrotti da un collaboratore dell’ex presidente. Nel frattempo i leader dem hanno annunciato in queste ore l’invio dell’articolo di impeachment al Senato per lunedì 25 gennaio.


Il giorno dopo sono previsti tutti gli atti formali che porteranno all’inizio del dibattimento e così, secondo quanto annunciato dal leader della maggioranza all’aula del Senato, Chuck Schumer, il processo di impeachment a carico di Trump comincerà per la settimana dell’8 febbraio. Un calendario che è frutto di un compromesso tra i dem e il leader dei repubblicani Mitch McConnell, che voleva un rinvio a metà febbraio del procedimento in modo che l’ex presidente potesse lavorare sulla sua difesa.


Capitol Hill e impeachment

E secondo quanto riporta oggi l’Associated Press, le parole dei sostenitori di Trump accusati di avere preso parte alla rivolta a Capitol Hill, rivolta che ha causato anche delle vittime, potrebbero essere utilizzate contro lo stesso tycoon proprio nel processo di impeachment al Senato. In interviste ed esternazioni pubbliche, infatti, secondo l’AP almeno cinque sostenitori su cui pendono accuse federali hanno suggerito di prendere ordini dall’allora presidente quando hanno marciato a Capitol Hill il 6 gennaio scorso per protestare contro l’ufficializzazione della vittoria elettorale di Joe Biden.

Un esempio? «Fondamentalmente stavo seguendo il mio presidente, è così che mi sento. Stavo seguendo quello che eravamo chiamati a fare. Ci ha chiesto di volare lì. Ci ha chiesto di essere lì», ha detto a una stazione televisiva di Dallas-Fort Worth Jenna Ryan, un’agente immobiliare del Texas che ha pubblicato su Twitter un selfie accanto a una finestra rotta del Campidoglio. Parole che potrebbero quindi entrare nel processo di impeachment, in cui Trump affronta l’accusa di incitamento a insurrezione violenta: si tratta della prima volta per un ex presidente dopo aver lasciato l’incarico.

Il risultato della Georgia

Nel frattempo il New York Times ha ricostruito quello che sarebbe stato il piano di Trump per ribaltare l’esito delle elezioni vinte da Biden: l’ex presidente voleva esautorare il procuratore generale Jeffrey A. Rosen e indirizzare il dipartimento della Giustizia in modo da annullare il risultato elettorale in Georgia. La strategia sarebbe stata impostata e condotta dall’avvocato Jeffrey Clark: se il piano avesse avuto successo (a desistere sarebbe stato lo stesso Trump alla fine), avrebbe preso il posto di Rosen.

In copertina EPA/AL DRAGO / POOL | Donald J. Trump lascia la Casa Bianca, Washington, DC, USA, 20 gennaio 2021.

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