Crisi di governo, Pd compatto su Conte. Di Maio: «Vogliono mettermi contro l’ex premier». Renzi: «Scandalo gruppi improvvisati»

Sono terminate le prime consultazioni del presidente della Repubblica Mattarella con i presidenti di Camera e Senato, durate circa mezz’ora ciascuna

Dopo che ieri il premier Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni, ora il timone della crisi passa al Quirinale. Sono cominciate le consultazioni con il presidente della repubblica Sergio Mattarella, mentre fuori dal Colle i partiti cercano di mettere in piedi una strategia condivisa prima di doversi presentare davanti al Capo dello Stato. Ieri, il presidente del Consiglio, nel suo appello lanciato su Facebook, ha guardato a un governo di «salvezza nazionale» per risolvere la crisi aperta da Italia Viva. Con il ritiro delle sue ministre, e dell’appoggio al Senato, il premier è alla ricerca di almeno 12-15 responsabili per poter arrivare a un Conte ter.


Fronda senatori pentastellati: «Senza Conte non voteremo la fiducia»

E’ una presa di posizione chiara quella che arriva da un gruppo di senatori del M5S in merito all’attuale crisi di governo. Durante una riunione tra un gruppo di 10-15 senatori il nome di Conte è stato messo sul tavolo come l’aut-aut per votare la fiducia al nuovo governo: «Altrimenti – dicono – non abbiamo paura di tornare a votare».


Di Battista: «Renzi deve restare fuori»

Anche Alessandro di Battista, seguendo la linea del suo ex movimento, sostiene l’ipotesi di un Conte ter. «Ha tirato una linea che condivido, occorre portarla fino alla fine perché credo che così ci saranno delle sorprese. Con coraggio». dice l’ex deputato parlando del premier. «Il Paese non sta bene, oggi è disonesto minarlo, Mi rivolgo anche ai parlamentari di IV, perché per me Renzi è una “cosa”, non è neanche un mio problema. Per me Renzi deve restare fuori dalla porta», dichiara Di Battista.

Senato, Vitali lascia Forza Italia: «Voterò Conte»

Spunta un altro “responsabile”. Il senatore Luigi Vitali ha comunicato alla capogruppo al Senato di Forza Italia, Anna Maria Bernini, di aver deciso di appoggiare Giuseppe Conte. «Cari colleghi, come doverosamente comunicato alla presidente, ho preso la decisione di sostenere il professor Conte – ha dichiarato Vitali – ho espresso sempre la mia perplessità sulla situazione attuale. È stato un onore lavorare con voi».

M5S: «Chi mette Di Maio contro Conte vuole un governo tecnico»

«Luigi è una figura di riferimento e una risorsa per il Movimento, ma mettere in mezzo il suo e altri nomi in questo modo, in questo momento, è un chiaro tentativo di delegittimarlo». Così, fonti pentastellati hanno commentato le voci – fatte circolare tra gli altri anche da Teresa Bellanova e da Carlo Calenda – che vedrebbero Di Maio uno dei possibili candidati alla presidenza del Consiglio. «Noi non ci caschiamo – dicono – ma, ad essere maliziosi, viene da pensare che questa operazione sia pensata da chi ha come obiettivo finale quello di arrivare a un governo tecnico».

Dal Pd decisione unanime sul nome di Conte

Via libera dal Nazareno al nominativo di Giuseppe Conte da presentare al Colle. Al termine della riunione virtuale, i dem hanno deciso all’unanimità di appoggiare il dimissionario presidente del consiglio per un futuro Conte ter.

Renzi: «Abbiamo rinunciato alle nostre poltrone»

«Solo una cosa non ci possiamo permettere, non vivere questa crisi come una grande opportunità per ripartire». Matteo Renzi, nel giorno delle consultazioni al Quirinale, torna a parlare della crisi. «Noi teniamo la barra dritta, a viso aperto, sulle cose che servono all’Italia non a noi». Il segretario di Italia Viva, con un video pubblicato sui suoi profili social, critica i colloqui di questi giorni e le indiscrezioni su nuove maggioranze: «Mentre in Parlamento assistiamo a un autentico scandalo al tentativo di far passare delle persone non su un’idea ma su una gestione opaca delle relazioni personali e istituzionale – aggiunge il senatore – assistiamo alla creazione di gruppi improvvisati, noi siamo qui a dire con forza che, grazie a Teresa, Elena e Ivan, abbiamo rinunciato alle nostre poltrone perché vogliamo far prevalere le nostre idee».

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Fico: «Al lavoro per il bene del Paese»

Anche il presidente della Camera, Roberto Fico, è salito al Quirinale per l’avvio delle consultazioni con il presidente Mattarella.« Siamo tutti al lavoro per il bene del Paese», ha dichiarato Fico al termine del colloquio.

Ricevuta la presidente Casellati

Come da prassi, il primo a salire al Colle è stato il presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati. Al termine del colloquio, la seconda carica dello Stato non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

Di Maio: «Unico nome è quello di Conte»

«Tirano in ballo il mio nome col chiaro intento di mettermi contro il presidente Conte». Così il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, è intervenuto al termine di una riunione. «Sanno benissimo – ha aggiunto – che sto lavorando al fianco con lui, con la massima lealtà, per trovare una soluzione a questa inspiegabile crisi». Di Maio ha inoltre confermato l’intenzione dei pentastellati di presentarsi davanti a Mattarella con un unico nome, quello di Giuseppe Conte.

Zingaretti: «Nessun veto su Iv, ma rimangono dubbi»

Nessun risentimento. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti, al termine della riunione di partito, apre la strada a un governo di responsabilità nazionale con anche un rientro di Italia Viva. Sul partito di Matteo Renzi Zingaretti non mette alcun veto, ma continuano a rimanere «dubbi fondati per il futuro». Quello che verrà preso in considerazione nei futuri rapporti con Iv è «un aspetto politico», afferma Zingaretti, «perché verremo giudicati in merito alla sincerità e credibilità delle parole per definire il governo che decideremo insieme di sostenere».

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