In Evidenza Governo MeloniLibanoPremio Nobel
ATTUALITÀCampaniaCoronavirusDpcmEmilia-RomagnaGoverno DraghiItaliaLockdownLombardiaRoberto SperanzaSanitàZona arancioneZona rossa

Nuovi colori dall’8 marzo, l’ordinanza di Speranza: Campania in rosso, Lombardia resta arancione scuro. L’Ausl Romagna spacca la regione: metà in lockdown

05 Marzo 2021 - 21:25 Redazione
Secondo l'ordinanza del ministro Speranza, l'Emilia-Romagna doveva rimanere in arancione rafforzato

L’Emilia-Romagna si spacca per decisione della Ausl locale che ha imposto la zona rossa su tutti i comuni della Romagna da lunedì 8 marzo almeno fino al 21. Il resto della regione era stata di fatto risparmiato dall’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, che aveva lasciato la regione guidata di Stefano Bonaccini in arancione. La Ausl invece ha deciso la stretta sulle intere province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna. Passa a toni più scuri comunque la mappa del resto d’Italia sulle fasce di rischio per la pandemia di Coronavirus. Sulla base delle ultime indicazioni della Cabina di regia, da lunedì 8 marzo vanno in arancione Veneto e Friuli Venezia Giulia, mentre la Campania diventa rossa. In 10 Regioni l’indice Rt è maggiore di 1 e a livello nazionale aumentano i ricoveri di pazienti Covid in terapia intensiva, con un tasso d’occupazione che ora si attesta al 26% rispetto al 24% della settimana scorsa. Laa Lombardia sfiora la zona rossa, restando in arancione rafforzato.

Zona rossa

  • Molise
  • Campania
  • Basilicata

Zona arancione scuro

  • Lombardia

Zona arancione

  • Bolzano
  • Trento
  • Piemonte
  • Veneto
  • Friuli-Venezia Giulia
  • Emilia-Romagna
  • Toscana
  • Umbria
  • Marche
  • Abruzzo

Zona gialla

  • Valle d’Aosta
  • Liguria
  • Lazio
  • Puglia
  • Calabria
  • Sicilia

Zona bianca

  • Sardegna (sono sospese tutte le restrizioni previste per la zona gialla, ma occorre comunque indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale)

Cosa si può fare e cosa no

Scuola

In zona rossa sono chiuse e le attività didattiche si svolgono esclusivamente a distanza. Resta la possibilità di effettuare alcune attività in presenza per l’uso di laboratori, per alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. In Lombardia, ora in arancione scuro, si applicano le stesse regole, ma gli asili nido sono aperti.

In zona arancione o gialla le scuole superiori garantiscono la didattica in presenza dal 50% fino a un massimo del 75%. Asili, elementari e medie fanno lezioni in presenza.

In entrambe le zone i governatori possono chiudere gli istituti in tre casi: nelle zone in cui siano in vigore misure più stringenti a causa della gravità delle varianti; nelle zone in cui ci siano più di 250 contagi ogni 100 mila abitanti nell’arco di 7 giorni; nel caso di un’eccezionale peggioramento del quadro epidemiologico.

Spostamenti

In zona rossa sono vietati tutti gli spostamenti in entrata e in uscita e all’interno dello stesso comune, tranne che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Il transito sui territori in zona rossa è permesso per raggiungere aree non soggette a restrizioni negli spostamenti o in casi di comprovate necessità

In zona arancione sono vietati tutti gli spostamenti in entrata e in uscita, tranne che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. All’interno del comune è consentito lo spostamento, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata, fra le ore 5 e le ore 22, limitato a due persone e ai minori di 14 anni. Sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5 mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

In zona gialla, dalle 22 alle 5 del giorno successivo sono possibili solo gli spostamenti per comprovate necessità. Spostarsi all’interno della regine è consentito una volta al giorno, verso una sola abitazione privata abitata, fra le ore 5 e le ore 22, nei limiti di due persone, oltre ai minori di 14 anni.

Sport

In zona rossa è possibile fare attività fisica solo nei pressi della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro dagli altri e con obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

In zona arancione è consentito fare attività fisica solo all’interno del proprio comune, in forma individuale. In Lombardia, ora in arancione scuro, è vietato l’utilizzo di aree giochi e attrezzi nei parchi pubblici.

In zona gialla è consentito fare sport anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. Sono sempre vietati gli sport cosiddetti di contatto e restano chiusi gli impianti sciistici.

Negozi

In zona rossa sono chiusi tutti i negozi, anche i barbieri e i parruchieri, tranne quelli di generi alimentari e di prima necessità. L’accesso è limitato a un solo componente per famiglia. Aperti anche i mercati ma solo per la vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e vivaistici. Aperti anche edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.

In zona arancione e gialla sono aperti tutti i negozi, compresi i centri commerciali, che però restano chiusi nel weekend e nei giorni festivi. In Lombardia, ora arancione scuro, c’è il limite d’accesso a una sola persona per nucleo familiare.

Bar e ristoranti

In zona rossa sono sospesi i servizi di ristorazione ad esclusione delle mense e del catering. Consentita, senza limiti di orario, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri ospiti. Sempre consentita la ristorazione e la vendita di bevande con consegna a domicilio e l’asporto fino alle ore 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. In zona arancione sono in vigore le stesse regole.

In zona gialla è possibile andare al ristorante o al bar dalle 5 fino alle 18. Il consumo al tavolo è permesso per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. La consegna a domicilio è sempre consentita, mentre l’asporto, anche di bevande, è consentito fino alle 22. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

Da sapere:

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti