E alla fine è arrivata l’intesa con i medici specializzandi per le vaccinazioni anti-Covid

Soddisfatto il ministro della Salute Roberto Speranza che parla di «un altro passo avanti che ci rende più forti nella sfida decisiva dei prossimi mesi»

I medici specializzandi potranno partecipare attivamente alla campagna vaccinale anti-Covid nel nostro Paese. Una buona notizia che arriva dopo la sottoscrizione di «un’intesa con governo e regioni», come annunciato su Facebook dal ministro della Salute Roberto Speranza che parla di «un altro passo avanti che ci rende più forti nella sfida decisiva dei prossimi mesi».


L’annuncio del ministro Speranza

Come funzionerà

Per il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, si tratta di «un prezioso strumento in più nella lotta al virus»: «I medici specializzandi parteciperanno alle attività di somministrazione dei vaccini contro il Covid a partire dal primo anno di corso della scuola di specializzazione. Il protocollo firmato oggi è uno sprone in più ad andare avanti celermente, la fase che stiamo attraversando impone infatti il massimo impegno possibile, superando ogni stallo burocratico e senza perdere tempo», ha aggiunto.


Nello specifico, la partecipazione dei medici specializzandi – reclutati dalle Regioni – avverrà in maniera volontaria, con incarichi a tempo determinato o di lavoro autonomo o di collaborazione coordinata, di durata non superiore a 6 mesi. Non inciderà sull’orario di formazione. Il compenso orario previsto sarà di 40 euro lordi a carico delle aziende sanitarie (con il governo che si impegna a un finanziamento aggiuntivo a integrazione del fondo sanitario nazionale).

Le polemiche

L’apertura ai medici specializzandi, che si aggiunge a quella dei medici di famiglia, dovrebbe consentire al governo italiano di spingere sull’acceleratore dopo i ritardi nella consegna delle dosi e dunque dopo i rallentamenti che stanno rendendo sempre più complicata la campagna vaccinale. Proprio due giorni fa si è accesa la polemica tra i medici specializzandi della Lombardia e Guido Bertolaso che li aveva bacchettati duramente, lasciando intendere che non fossero del tutto disponibili a collaborare concretamente alla campagna vaccinale. Altro che formazione, per gli specializzandi la proposta di Bertolaso non era altro che «sfruttamento di manodopera a costo zero».

Foto in copertina: ANSA/MATTEO CORNER

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