In Evidenza ENISiriaUSA
ESTERIAstraZeneca (Vaxzevria)CoronavirusFranciaJoe BidenSanitàTerapie IntensiveUSAVaccini

Coronavirus, in Francia oltre 90 mila decessi e terapie intensive piene all’80%. Biden: «Il 4 luglio ci sarà un ritorno a una quasi normalità»»

12 Marzo 2021 - 23:52 Redazione
Il ministro della Salute Olivier Véran ha commentato con toni pessimistici le prossime settimane: «La situazione è destinata a peggiorare nelle prossime settimane»

FRANCIA

EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON | Ciclista davanti al Louvre, Parigi

Superata la soglia dei 90 mila decessi

È solo una soglia simbolica, certo. Una cifra che non racconta il reale andamento dell’epidemia in un territorio. Eppure la notizia che la Francia ha superato la quota di 90 mila decessi con diagnosi di Coronavirus arriva in un momento in cui la pandemia sta tornando in modo violento in questo Paese. I posti occupati nelle terapie intensive da pazienti Covid ha superato le 4 mila unità, circa l’80% del totale di letti di questo reparto disponibili nel Paese. Un dato che il ministro della Salute Olivier Véran ha comunicato con molta preoccupazione: «La situazione è destinata a peggiorare nelle prossime settimane».

USA

EPA/CHRIS KLEPONIS | Il discorso di Joe Biden alla nazione.

In campo 4 mila soldati per la campagna vaccinale

«Tutti gli americani saranno dichiarati vaccinabili entro il primo di maggio», mentre per il 4 luglio ci sarà un ritorno a una «quasi normalità», con la possibilità di celebrare «non solo il giorno dell’Indipendenza ma anche l’indipendenza dal virus». Così Joe Biden nel suo discorso alla nazione, dopo un anno di pandemia di Coronavirus. Il presidente Usa ha ricordato le quasi 530 mila vittime americane, «più di quelle della prima e seconda guerra mondiale, del conflitto in Vietnam e dell’11 settembre messe insieme».

Parlando di vaccini ha detto: «Ordinerò di rendere candidabili per il vaccino tutti gli americani adulti entro il primo maggio». Ciò non significa che tutti riceveranno l’inoculazione, ma potranno mettersi in lista di attesa. Biden vuole aver dosi sufficienti entro fine maggio e raggiungere i 100 milioni di vaccinazioni nei suoi primi 60 giorni. Il presidente ha poi annunciato il dispiegamento di altri 4.000 soldati per rafforzare la campagna vaccinale (2.000 sono già in campo), assieme al raddoppio degli attuali siti di vaccinazione di massa (ora quasi 600), ad altri 700 centri sanitari per le comunità poco servite e a un aumento delle farmacie che partecipano al programma federale per la distribuzione delle fiale.

Le vaccinazioni saranno eseguite anche da dentisti, veterinari, studenti di medicina. Saranno aperti un sito web per consentire agli americani di individuare dove sono disponibili i vaccini e un numero verde per chi non ha la connessione internet. Interventi che nascono dal nuovo piano di aiuti anti Covid da 1.900 miliardi di dollari approvato dal Congresso, che Biden ha firmato ieri. «Cercare la luce nelle tenebre è molto americano ed è quello che l’America ha fatto», ha detto Biden. «L’America sta tornando, ci aspettano giorni migliori, ma la battaglia contro la pandemia è lontana dall’essere terminata».

THAILANDIA

EPA/JONATHAN KLEIN | Sedie vuote alla conferenza stampa sulla campagna vaccinale in Thailandia.

Oggi sarebbe stato vaccinato il primo ministro

Anche dalla Thailandia arriva lo stop ad AstraZeneca. Bangkok ha deciso di rimandare l’inizio delle somministrazioni del vaccino del colosso anglo-svedese, sulla scia delle sospensioni precauzionali di alcuni lotti decise in una serie di Stati (l’Ema tuttavia ha escluso la correlazione tra casi di trombosi e il vaccino di AstraZeneca). «Sebbene la qualità di AstraZeneca sia buona, alcuni Paesi hanno chiesto che (il suo uso) venga ritardato e lo ritarderemo anche noi», ha detto in conferenza stampa Piyasakol Sakolsatayadorn, consigliere del comitato nazionale responsabile della campagna di vaccinazione contro il Covid-19 in Thailandia.

Il via alle vaccinazioni con AstraZeneca era in agenda oggi. Il premier Prayut Chan-O-Cha sarebbe stato il primo a ricevere l’inoculazione. «La somministrazione dei vaccini ai thailandesi deve essere sicura, non dobbiamo avere fretta», afferma Sakolsatayadorn. «Aspettiamo di capire se (gli effetti collaterali) sono causati dal vaccino o si è trattato solo di un lotto specifico», ha detto il virologo Yong Poovarawan. In Thailandia la campagna di vaccinazione è iniziata il mese scorso con il vaccino Sinovac. Gli operatori sanitari sono stati i primi a essere vaccinati.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti