Il giorno delle vittime del Covid, Gori: «Li celebriamo con un bosco, un’opera viva» – Il video

Il primo cittadino bergamasco: «Il Bosco opera viva. Sentiamo la presenza dello Stato, lavoriamo insieme»

«Non c’è un bergamasco che non abbia dovuto addio a qualcuno di caro». Con queste parole il sindaco di Bergamo Giorgio Gori apre l’inaugurazione del Bosco della memoria per le vittime Covid, l’area verde dedicata dalle alle vittime decedute a causa del virus.


Il Bosco, «monumento vivo»

Alla presenza del presidente del Consiglio Mario Draghi, il primo cittadino di Bergamo ha ricordato le oltre 6mila vittime della provincia causate dal virus e sottolineato come dietro i numeri ci sia «una storia spezzata, affetti spazzati via, lo strazio di chi ha voluto loro bene». A distanza di un anno dalle immagini dei mezzi militari che trasportavano le salme, «quello straziante corteo che trasportava in altre città le salme dei nostri concittadini», Gori ha spiegato di aver «scartato anche l’idea di un monumento, di una statua, di un’installazione artistica». «Abbiamo deciso», ha detto il sindaco, «di onorare la memoria delle vittime dell’epidemia con un’opera viva, con un monumento che respira, realizzando un Bosco di alberi e arbusti insieme all’Associazione dei Comuni virtuosi. Oggi le piante sono cento, ma alla fine saranno 850. E qui prevediamo che si svolgano incontri dedicati ai bambini e alle famiglie, laboratori, lezioni di educazione ambientale per le classi delle scuole».


«Lavoriamo insieme per un futuro migliore»

Nato a pochi passi dall’Ospedale Papa Giovanni, struttura sanitaria a centro della lotta al Covid nella provincia, «Il Bosco è un messaggio di positività e di speranza che da Bergamo rivolgiamo a tutto il nostro Paese, ancora impegnato nella lotta contro il Covid e alle prese con le vaccinazioni cui affidiamo l’aspettativa di veder finalmente conclusa questa terribile prova», ha dichiarato Gori. «La tenacia e l’operosità della gente bergamasca, tradotte in mille gesti di solidarietà nei momenti più tragici della pandemia, definiscono lo spirito con cui vogliamo ripartire e contribuire a determinare il futuro nella nostra comunità e del nostro Paese. La sua presenza qui, signor Presidente del Consiglio, ci fa sentire che lo Stato c’è e che vuole manifestarci la sua vicinanza. “Bergamo mola mìa”, Bergamo non arrenderti, è stato lo slogan che ci ha accompagnato nei momenti più duri. Bergamo non ha mai mollato, siamo qui a testimoniarlo. Ma questo è anche l’invito che attraverso Lei rivolgiamo a tutti gli italiani, nel ricordo commosso dei nostri amici che non ci sono più: “Mola mìa”, teniamo duro, e lavoriamo insieme per costruire un futuro migliore», ha quindi concluso il sindaco.

Video: Ansa

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