Le Regioni ripartono in ordine sparso con AstraZeneca: l’incognita delle rinunce. In Toscana ci ha ripensato già il 5%

Nonostante iil via libera, alcuni territori hanno deciso di non riprendere subito le somministrazioni. Ecco quali

Diciannovemila vaccinazioni annullate e oggi in Toscana c’è chi rinuncia alla somministrazione di AstraZeneca. È uno dei primi dati regionali che arriva dopo il divieto di utilizzo del farmaco anti Covid del 15 marzo scorso e il via libera di ieri deciso da Ema. L’Aifa ha revocato il divieto e il governo Draghi ha deciso per la ripresa delle somministrazioni per il pomeriggio di oggi alle ore 15.00. La ripartenza varrà per tutte le dosi del vaccino ad eccezione dei lotti al momento posti sotto sequestro. Nell’attesa che l’Autorità Giudiziaria si pronunci a riguardo, le Regioni ripartono con le forniture sbloccate, e anche in questo caso, scegliendo strategie differenti.


Chi riparte oggi

A rispettare le direttive nazionali sono Lombardia e Lazio, che hanno deciso di ripartire con le somministrazioni già da oggi. Confermati gli appuntamenti già fissati dalle 15 in poi, sul territorio lombardo verranno ricalendarizzate le prenotazioni della mattinata e dei giorni bloccati dal divieto. Anche la Toscana riprende il pieno ritmo di somministrazione AstraZeneca oggi alle 15 prevedendo di recuperare tutte le vaccinazioni perdute da lunedì 22 a giovedì 25 marzo con 5.700 dosi al giorno. Le prenotazioni annullate nei tre giorni a partire dal 15 marzo fino al 18 dovranno essere necessariamente riprese sulla piattaforma regionale in uno spazio creato appositamente.


In Emilia-Romagna si riparte immediatamente con le nuove prenotazioni, mentre per gli appuntamenti annullati verranno fornite nuove date. «Tutti i cittadini over 75, circa 6000, che si sono prenotati e hanno ricevuto la data di somministrazione del vaccino con AstraZeneca in questa settimana, saranno ricontattati dall’Ausl della Romagna attraverso un Sms che gli comunicherà il nuovo appuntamento per la settimana dal 29 marzo al 3 aprile» ha fatto sapere il presidente Stefano Bonaccini.

«Quanti avevano già ottenuto la prenotazione per il 19 marzo e per i giorni seguenti potranno regolarmente recarsi ai centri vaccinali per ricevere la propria dose. Coloro che invece hanno saltato l’inoculazione a causa dello stop imposto da Aifa, verranno contattati dai call center per riprogrammare la somministrazione». Il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi ha annunciato cosi la ripartenza già da oggi delle somministrazioni del vaccino AstraZeneca. Stessa cosa per il Piemonte che ora spera di poter recuperare le oltre 100 mila dosi rimaste nei frigoriferi.

In Veneto si riparte oggi a pieno ritmo non senza conseguenze ormai inevitabili per il piano vaccinale regionale. Con i tre giorni di stand by e un recupero da dover necessariamente garantire, slitteranno le somministrazioni per gli over 70 previste proprio in questi giorni. Per l’Abruzzo la giornata del via libera è quella indicata dal governo centrale ma la partenza sarà intorno alle 17.30.

Chi riparte ma solo con le forze dell’ordine

Fissata per oggi in Puglia la ripartenza delle vaccinazioni AstraZeneca. Alle 15 gli hub cominceranno con le iniezioni in maniera prioritaria alle forze dell’ordine. Solo dopo sarà la volta del personale scolastico. Stessa cosa accadrà in Liguria, dove l’ufficiale ripartenza è prevista per lunedì 22 marzo me le iniezioni del farmaco di Oxford riprenderanno oggi per le forze dell’ordine.

Chi non parte subito

In Umbria il commissario all’emergenza Massimo D’Angelo annuncia per la prossima settimana circa 1600 convocazioni per tornare a somministrare AstraZeneca. La decisione è stata quella di partire direttamente lunedì 22 per evitare la confusione negli appuntamenti che la mezza giornata di oggi avrebbe provocato e saltare il ritmo tipicamente più lento dei fine settimana. Nelle Marche invece si partirà domani. Le persone che avevano appuntamento verranno convocate dalle prime ore di sabato 20.

Il tempo non è l’unica cosa da recuperare

Uno dei più grandi rischi da arginare è la sfiducia ormai acquisita nei confronti del vaccino AstraZeneca. Il timore è che, nonostante il verdetto positivo di Ema, i dubbi sulla sicurezza del farmaco possano ancora condizionare la popolazione, con risultati simili a quelli registrati in Toscana nelle ultime ore. Oltre alle 19 mila vaccinazioni saltate durante il periodo del divieto, solo per la giornata di domani la Regione ha ricevuto 269 disdette, 86 per domenica. Il 5% degli appuntamenti quotidiani. «Chi rinuncia all’appuntamento per il vaccino perde la priorità» aveva detto già nei giorni scorsi il presidente Eugenio Giani, a fronte delle numerose disdette registrate. Ma il verdetto di Ema sembra non aver rassicurato tutti.

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