Covid, in Veneto aumentano i decessi: 38 (ieri 24). Zaia: «Se altre Regioni non vogliono le dosi di AstraZeneca, le prendiamo noi»

Diminuisce la pressione ospedaliera. Il presidente della Regione: «Con aprile chiuderemo le vaccinazioni degli over 80»

Dopo i 1.241 nuovi casi di Coronavirus registrati ieri, torna a scendere il numero di nuovi contagi in Veneto. Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 988 nuovi casi. Passa così dal 2,76% al 2.74% il tasso di positività nella Regione. Da inizio pandemia, il numero totale di casi registrati nella regione sale a quota 393.282 unità, di cui 32.918 attualmente positivi. Aumenta il numero dei decessi. Dopo le 24 vittime registrate ieri, oggi la regione Veneto ha segnalato 38 decessi Covid, per un totale di 31.130 morti da inizio emergenza. In Veneto si registrano miglioramenti sul fronte ospedaliero. Il numero totale di persone attualmente ricoverate per Covid è pari a 2.194 (-77, ieri 2.268). Di queste, 308 sono ricoverate in gravi condizioni nei reparti di terapia intensiva (+13, ieri 321), mentre le ospedalizzazioni in area non critica oggi, 9 aprile, si attestano a quota 1.886 (+61, ieri erano 1.947). Il numero dei guariti nelle ultime 24 ore è aumentato di 18.816 unità. 


Il governatore Luca Zaia, commentando il bollettino quotidiano, ha definito «buono» l’andamento complessivo dei dati. Passando invece al tema vaccinazioni, Zaia commenta: «Siamo troppo bravi con i vaccini: stanno finendo, non è colpa del Governo, dell’Europa magari. Il nostro potenziale è di 50.000 dosi somministrate al giorno, ma mancano le forniture». Quanto ad AstraZeneca, il governatore chiarisce che in Veneto non sono stati rilevati «grandi abbandoni sulle somministrazioni». E aggiunge: «Se in altre Regioni non vogliono AstraZeneca, noi ce lo prendiamo: è un vaccino che dà copertura molto elevata rispetto al virus. La percentuale di probabilità di avere conseguenze dall’inoculazione è bassissima. Forse ad attraversare sulle strisce pedonali rischi di più». E il governatore infine chiarisce: «Sotto i 60 anni, in questa fase, con AstraZeneca si somministreranno solo le seconde dosi, i richiami». 


Zaia: «Con aprile chiuderemo gli over 80, ma ci resta almeno 1 milione di persone da immunizzare completamente»

A preoccupare il presidente del Veneto sono, ancora una volta, le forniture: «Se per martedì non arrivano vaccini è finita – ha sentenziato Zaia -. La prossima settimana arrivano 13 mila vaccini AstraZeneca, praticamente niente, 126 mila dosi di Pfizer e 14 mila di Johnson & Johnson, e pare che di Moderna non arrivi niente fino a fine mese: queste sono nozze fatte con i fichi secchi». «Siamo i primi in Italia come potenziale di vaccinazioni – ha aggiunto Zaia -. Siamo pronti ma facciamo esercitazioni a livello dilettantistico perché non abbiamo la materia prima. Con aprile chiuderemo gli over 80, ma ci resta almeno 1 milione di persone da immunizzare completamente. Se ci fossero dosi sufficienti, in un mese e mezzo riusciremmo a coprire tutti». 

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