È una delle prime uscite pubbliche di Giuseppe Conte dopo l’investitura a capo politico del Movimento 5 Stelle. Eppure non ha niente che fare con la politica, con il governo Draghi o con la pandemia di Coronavirus. Giuseppe Conte è intervienuto con un lungo commento sul video pubblicato da Beppe Grillo per difendere il figlio, accusato di aver violentato una ragazza insieme ad altre 3 persone nell’estate del 2019. Un intervento tiepido, che parte da una serie di considerazioni sulla vicenda personale del fondatore del M5s e chiude con una difesa del lavoro della magistratura.
«Ho avuto modo di parlare con Beppe Grillo in più occasioni e conosco bene la sua sensibilità su temi così delicati. Sono ben consapevole di quanto questa vicenda familiare lo abbia provato e sconvolto. È una vicenda che sta affliggendo lui, la moglie, il figlio e l’intera famiglia. Comprendo le preoccupazioni e l’angoscia di un padre, ma non possiamo trascurare che in questa vicenda ci sono anche altre persone, che vanno protette e i cui sentimenti vanno assolutamente rispettati, vale a dire la giovane ragazza direttamente coinvolta nella vicenda e i suoi familiari che sicuramente staranno vivendo anche loro momenti di dolore e sofferenza.
In questa vicenda vi è poi un principio fondamentale che non possiamo mai perdere di vista: l’autonomia e il lavoro della magistratura devono essere sempre rispettati. Perciò anche in questo caso attendiamo che i magistrati facciano le loro verifiche. Con il Movimento 5 Stelle mi accomunano da sempre queste due convinzioni: di ritenere indiscutibile il principio dell’autonomia della magistratura e di considerare fondamentale la lotta contro la violenza sulle donne, una battaglia che abbiamo sempre combattuto in prima linea, basti ricordare l’introduzione delle norme sul codice rosso quando abbiamo condiviso la responsabilità di governo. Questi principi continueranno a informare la nostra azione politica e a ispirare le nostre battaglie culturali».
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