Verso i nuovi colori delle regioni, mappa sempre più gialla: la Puglia lascia l’arancione, Sardegna fuori dal lockdown. In bilico la Valle d’Aosta

Le nuove ordinanze del Ministero della Salute arriveranno domani, ma le previsioni annunciano poche modifiche

Pochi cambi previsti per la prossima settimana. In attesa della pubblicazione dei dati dell’Istituto superiore di Sanità, che monitora la situazione Coronavirus nelle varie regioni d’Italia, le previsioni non prospettano sostanziali cambiamenti. In arancione dovrebbero restare Calabria, Sicilia, Basilicata, con l’aggiunta della Sardegna che potrebbe lasciare la zona rossa. Resta qualche dubbio sulla Valle d’Aosta, che è in bilico tra rosso e arancione a causa dell’incidenza di positivi sui 100 mila abitanti: mentre in tutto il Paese la media è in calo (tra i 140 e i 150), nel territorio si rischia di andare oltre i 250 mila. Per quanto riguarda le Regioni in giallo, dovrebbe aggiungersi all’elenco anche la Puglia. Attualmente si trovano nella fascia più bassa di rischio (e dovrebbero rimanerci) la Lombardia, il Veneto, il Lazio, la Toscana, l’Emilia-Romagna, il Piemonte, il Friuli-Venezia Giulia, la Campania, l’Abruzzo, la Liguria, l’Umbria, il Trentino Alto Adige, il Molise e le Marche.


La campagna vaccinale e l’indice YouTrend

Tra i criteri annunciati dal governo per il cambio di colore, c’è anche l’andamento della campagna vaccinale. Più le somministrazioni corrono, più la Regione potrà puntare ad avere misure meno restrittive. Secondo YouTrend, che riporta dati aggiornati al 26 aprile, a essere più avanti nella campagna vaccinale è il Veneto con 86 punti su 100. L’indice regionale di YouTrend sintetizza settimanalmente lo stato della campagna vaccinale in ciascuna delle regioni/province autonome, attraverso la media ponderata di 5 parametri:


  • La percentuale di dosi utilizzate sul totale delle dosi ricevute (peso: 10%);
  • La percentuale di ospiti delle RSA vaccinati (peso: 10%);
  • La percentuale di soggetti over 80 vaccinati (peso: 40%);
  • La percentuale di soggetti nella fascia 70-79 anni vaccinati (peso: 20%);
  • L’accelerazione delle vaccinazioni rispetto alla settimana precedente (peso: 20%).

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